L'arbitro Aureliano: "Il VAR è l'amico che infila il dito nella piaga. Toro-Parma sarà importante"

L'arbitro Gianluca Aureliano, designato per la partita tra Torino e Parma, è stato ospite nella serata di ieri di Tele Lombardia, con cui ha chiacchierato a lungo raccontando la nuova vita in campo degli arbitri, parlando anche della sfida che dirigerà lunedì: "Torino-Parma? Sono sempre attento e sono tutte belle gare. La preparo in maniera congrua. Questa si tratta di una gara importante e la si prepara guardando le partite e analizzando gli episodi negativi. Si studia come giocano le squadre. A me, però, in particolare interessa la preparazione della mia squadra, trovando le giuste motivazioni che sono fondamentali per capire il momento dei giocatori in campo. Al di la degli episodi che possono essere giusti o sbagliati”.
l VAR è più un aiuto o un’ingerenza?
“Il VAR lo vediamo come il nostro migliore amico. Non è ingerente né ha problemi d’intervenire. Al netto dei VAR Pro il nostro è un gruppo che è sia arbitro che VAR. Per noi è il miglior amico che ci mette il dito nella piaga, non quello che ci protegge”.
Perché non c’è un protocollo che obblighi gli arbitri a vedere tutte le immagini disponibili al VAR?
“Noi applichiamo i regolamenti. Un arbitro però una sua visione dell’accaduto la ha già. Quando andiamo al monitor chiediamo di vedere una cosa particolare e se basta una sola immagine per convincerci non importa starci altro tempo. Faccio un esempio legato a Inter-Crotone quando non ho visto un pestone di Vidal a Reca avvenuto a 3 metri da me. Chiamato al VAR ho visto un’immagine da un’angolazione opposta alla mia e mi sono reso conto dell’accaduto. Poi mi sono fatto trasmettere anche l’immagine dalla mia angolazione per capire perché non lo avessi visto dal campo”.