Gravina: "La priorità è finire i campionati. Studiamo piani per il taglio degli stipendi"

27.03.2020 20:47 di  Michela Asti   vedi letture
Gravina: "La priorità è finire i campionati. Studiamo piani per il taglio degli stipendi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato della situazione del campionato e del particolare momento che stiamo vivendo ai microfoni di Radio Sportiva: "L'obiettivo primario è riprendere la stagione, abbiamo tracciato uno scenario che prevede la ripresa dei campionati perché credo che sia la scelta più giusta. Questa è un'ipotesi che abbiamo il dovere di portare avanti ma stiamo lavorando anche su ipotesi alternative per dare risposte concrete alle nostre società e ai nostri tifosi, per quanto riguarda le date oggi possiamo elaborare qualunque scenario che poi potrebbe essere smentito dai fatti, ma abbiamo la certezza di cercare in tutti i modi di salvare il campionato attuale e senza compromettere il prossimo. Avremo gli Europei e altri impegni delle nazionali e non possiamo pensare di cominciare il 2020-2021 oltre metà di agosto, quindi dobbiamo andare a ritroso e oltre metà luglio diventa complicato ipotizzare di arrivare con questo campionato".

Il presidente ha anche parlato della possibilità che salti la ripresa del campionato: "Il consiglio federale ha potere decisionale e lo eserciterà nella maniera più equilibrata senza sottovalutare rischi di contenziosi che il calcio italiano non può permettersi". "Il taglio degli stipendi?" - ha proseguito Gravina -  "Diverse iniziative sono state avviate, ci sono delle proposte si sta cercando di trovare una mediazione tra le diverse posizioni. Noi non possiamo far finta che il calcio non stia subendo danni economici così come l'industria di tutto il paese."

Infine una battuta sulla diatriba Pay Tv-Lega: "Dobbiamo scindere quelle che sono emergenze per sopperire alla carenza di liquidità nel breve termine da quelle che sono esigenze strutturali che andranno affrontate perché anche lo sport subirà un cambiamento radicale che noi dovremo guidare e accompagnare".