LIVE! Iachini: "In questo campionato corrono davanti. Buffon da valutare"

05.04.2022 10:35 di Niccolò Pasta Twitter:    vedi letture
LIVE! Iachini: "In questo campionato corrono davanti. Buffon da valutare"
© foto di ParmaLive.com

10.35 - Si chiude la conferenza stampa. 

Perché chi entra dalla panchina fa fatica?
"A volte accade, non è facile prevedere come un giocatore che inserisci l'aspetto psicologico. A volte non hanno le stesse condizioni di inizio partita e vanno valutati diversi aspetti. Poi dipende dalla squadra, ci è successo col Pordenone, con la SPAL, quando abbiamo schiacciato là gli avversari, mentre altre volte non capita perché non stiamo facendo quanto dovremmo. Poi va valutato che ci sono i cinque cambi: è un vantaggio, da un lato, perché ti permette di mettere più forze fresche, ma nei cinque cambi devi valutare quanti entrano e in maniera opportuna. Magari due entrano subito in maniera giusta e altri tre lo fanno meno bene, ma sta nella logica delle percentuali. Tanti allenatori ne fanno due o tre, perché se vedono che la squadra sta facendo delle cose allora continuano con loro. Noi valutiamo ogni particolare, non sempre tutti e cinque hanno la capacità di saper incidere in corsa. A volte lo fanno e a volte no, e questo sta in questa situazione. Non è sempre che la stessa qualità di chi esce è uguale a chi entra e quindi sono valutazioni, ma la risposta a questa domanda ha più sfaccettature. L'ottica è mantenere una squadra con identità, baricentro, pericolosità e gestione e questo fa parte di una gestione. Sabato avevamo molti giovani, poi nessuno lo ha detto ma il rigore di Benedyczak non c'era. Anche a me sembrava rigore ma non lo ha toccato e questo episodio, specie ai giovani, ha messo un po' di paura e poteva avere riflessioni su chi è entrato. Ma poi abbiamo fatto bene cercando il terzo gol, con Man, Simy, Benek, poi l'abbiamo fatto con Bernabé". 

A 60 punti si direbbe contento?
"Certo, sarebbe tanta roba. Noi abbiamo giocato a Pisa, a Monza, sempre per vincere. Poi nei singoli episodi a volte abbiamo sbagliato e non siamo riusciti a vincere, qualche difetto ce lo abbiamo, ed è stato figlio anche di situazioni che non avevamo preventivato. Mi è sempre piaciuta la reazione della squadra, che sta lavorando con forza e si vede nei risultati. Poi se la palla col Cittadella entra e non va in gol è una grande rimonta e un grande risultato, invece non ci va e non siamo stati bravi. Purtroppo il calcio è fatto di episodi, bisogna lavorarci". 

Davanti corrono tanto, ci sono nove punti dal Frosinone. È impossibile la rimonta playoff?
"Il Como sta bene, ha battuto Perugia e Monza, ha cambiato pelle e quindi sta raccogliendo frutti ed è una squadra con qualità. Ha un buon mix tra esperienza e gioventù, ha condiviso una vittoria in Serie C e ha inserito cinque-sei giocatori importanti che si inseriscono per un'esperienza condivisa insieme e gli ha fatto fare un percorso. Sarà una partita difficile, dovremo fare una grande partita. La squadra lo sa e dobbiamo dare continuità, verificando di partita in partita e alla fine tireremo le somme. Il grande peccato è che siamo incappati nella stagione in cui sopra stanno facendo tantissimi punti e dietro pochissimi, guardate il Crotone che era partito per vincere il campionato e ha venti punti. Se non hai una partenza corretta è difficile mettersi in carreggiata, perché le correzioni vanno fatte con un peso diverso. La squadra deve affrontare le ultime partite come nei due mesi passati, abbiamo otto risultati utili consecutivi con squadre come Monza, Cittadella, e io sono uscito arrabbiato perché non abbiamo raccolto i tre punti. Questo è un mea culpa per le occasioni non sfruttate, altrimenti per quello che abbiamo creato avremmo meritato la vittoria. Purtroppo non ci siamo riusciti ma dobbiamo continuare a guadagnare punti. Poi in un campionato così difficile come quello di quest'anno, dopo una grande rincorsa saremmo potuti essere a 3-4 punti dai playoff, ma quest'anno sopra viaggiano forte. Qualche tempo fa mi chiedevate la quota salvezza e meno punti fanno sotto e più se ne fanno sopra. È un campionato difficilissimo per la promozione, noi siamo stati un po' in ritardo ma c'è grande rammarico perché saremmo potuti essere là a giocarsi la Serie A". 

Bernabè a che livello lo mette tra i giocatori che ha allenato?
"Ho cambiato ruoli a diversi giocatori, l'ultimo Bennacer del Milan che era trequartista all'Empoli. Con Adrian ho cercato all'inizio, pur non essendo facile quando lui giocava esterno, trequartista o terzino, e potevo incidere trovando la chiave per il suo futuro con questa disposizione tattica. Non è facile quando cambi posizione, non è facile ma sta dando i suoi frutti. Adrian ha avuto un problema ed è stato sette mesi fuori, sta ritornando al livello di condizione fisica e noi ci abbiamo sempre lavorato. In lui dai primi allenamenti, un mese e mezzo dopo che sono arrivato, appena l'ho visto sul campo ho visto questa potenzialità per questo ruolo. Ha margini ancora di crescita, ma mi piace la sua crescita, ma non solo la sua, ma di tutti quelli che hanno fatto un percorso di crescita globale in tattica individuale e di squadra. Di partita in partita poi c'è la crescita nella personalità, nel prendersi la partita, nel capire i momenti e dobbiamo continuare ad insistere, perché questi ragazzi hanno caratteristiche tecniche importanti e noi dobbiamo insistere con umiltà, perché il loro percorso di crescita è appena iniziato. Nel calcio non tutto si può avere subito, ma dobbiamo arrivare a farli diventare importanti per il nostro percorso di lavoro". 

Anche da qui si dovrà ripartire l'anno prossimo?
"È normale che ci presteremo attenzione, ma lo si fa ovunque, non solo al Parma. Si fa il meglio per poterlo fare. L'Atalanta ha perso Ilicic, Zapata, Gosens e ha avuto qualche difficoltà in più. Nel nostro campionato se il Lecce non avesse avuto Coda per dieci partite qualcosa sarebbe potuto cambiare, ed è quello che è successo al nostro Inglese. Ovviamente ti toglie dei gol al tuo percorso con giocatori importanti e viene meno qualche punto e paghi dazio. Noi siamo chiamati a valutare questi aspetti, che possono accadere in un percorso". 

Lei ha detto che non capisce qualche regola per l'acquisizione degli stranieri. Il Parma ha 19 ragazzi stranieri, può aver frenato i ragazzi?
"Io non capisco alcuni regolamenti che favoriscono le acquisizioni da parte di società per non presentare fideiussioni per giocatori stranieri che va presentata quando si compra un italiano. Non dico che non vanno presi gli stranieri, ma è una valutazione di principio che faccio al nascere della cosa, le situazioni devono essere equiparate a quelle dei giocatori italiani, non deve esserci sfavoritismo verso gli italiani, non che io abbia qualcosa contro i giocatori stranieri, anzi. Comunque questo è scontato, ho affrontato grandi campioni e li ho allenati, il nostro campionato può essere difficile sul piano della lingua, dell'adattamento. Pensate a Platini, Zidane... Può essere una difficoltà che vale per tutti, specie per i giovani che escono di casa per la prima volta e vengono da un calcio diverso dal nostro, con una metodologia diversa, con una tattica individuale diversa. Questo fa parte della crescita, se formi il giocatore sulla tattica e lo fai migliorare diventa funzionale alla squadra ed è lì che dobbiamo lavorare, ed è quello che diventa importante nei settori giovanili. Ci sono nazioni in cui ci si lavora di più e in altre in cui si lavora meno. Quando poi entri in un campionato come il nostro che cura ogni particolare tutto può cambiare, non solo per la lingua, le amicizie, il modo di vivere, e l'aspetto del lavoro, ma è normale sia per i giovani che per gli esperti, a cui serve l'adattamento in Italia. Il Parma ha fatto un percorso di un certo tipo e la soddisfazione sta nel vedere questi ragazzi nel quotidiano, vedendo la crescita di tutti. Il lavoro intrapreso è giusto, sta dando risultati importanti, ma allo stesso tempo il processo è di miglioramento della squadra". 

A Cosenza il Parma ha fatto il Parma. Quanto le serve questa fase per la squadra che sarà?
"Quando sono arrivato bisognava mettere a posto diverse cose e parlavamo di febbraio-marzo come periodo da controllare, dopo aver messo a posto diverse cose. Dovevamo dare un'impronta, siamo migliorati in tutti gli aspetti, la squadra doveva raggiungere un certo tipo di conoscenze. Ci sono stati miglioramenti di tutti, dei giovani e dei più esperti, c'è stata una grande crescita. Purtroppo non erano messe in conto le grandi problematiche che ci sono piovute addosso. Non ci aspettavamo i diversi episodi che hanno caratterizzato il nostro percorso, le traverse, i pali. Siamo cresciuti in fase difensiva e poi anche in fase offensiva. Il percorso è corretto, e in questo vale anche la particolarità della stagione. Nelle ultime stagioni, seppur con grandi problematiche, saremmo stati a 3-4 punti dai playoff ma quest'anno davanti stanno avendo un passo molto elevato. Noi stiamo facendo l'ottavo risultato consecutivo, con le ultime sconfitte non abbiamo raccolto quanto creato. Tutto questo non è stato premiato dalla classifica, perché davanti hanno corso tantissimo rispetto agli altri campionati, durante la stagione eravamo a pochi punti e in lotta per i playoff. Ma a noi non ci deve riguardare, dobbiamo guardare il nostro percorso di crescita, e dobbiamo continuare a lavorare e crescere, gestendo alcune porzioni di partita ed episodi. La squadra oggi è squadra e lo sta dimostrando da diverso tempo. Andiamo avanti, sul nostro lavoro, cercando di fare più punti possibili e in questo percorso finale potremo andare a valutare nella crescita dei singoli e dei reparti per quello che sarà utile fare. Ma dobbiamo onorare la maglia e far felici i tifosi mettendo in campo tutto, e questo deve essere il nostro DNA. Poi verificheremo la crescita, cosa sarà stato positivo e cosa meno, queste saranno le valutazioni. Abbiamo ancora sei partite per valutare tutto bene, soprattutto come avvicinarci il più possibile alla zona playoff". 

Buffon come sta?
"Fino a ieri ha fatto differenziato, oggi farà accertamenti e oggi si deciderà con lo staff e con il ragazzo. Di chi era fuori è l'unico che ha qualche chance ed è più vicino al recupero". 

9.59 - Inizia la conferenza stampa: "Ripartiamo valutando la partita, con quelli che sono i recuperi. Abbiamo un allenamento oggi e verificheremo tutti e di conseguenza mi baserò sullo stato dei singoli. Valutiamo bene tra oggi e domattina". 

9.45 - Dopo la vittoria contro il Cosenza, la Serie B è pronta a tornare in campo, con il Parma che ospiterà domani pomeriggio il Como per la trentatreesima giornata di campionato. Tra pochi minuti, il tecnico Beppe Iachini interverrà in conferenza stampa, per analizzare il momento dei ducali. Segui le sue parole grazie alla diretta di ParmaLive.com!

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