LIVE! Cuesta si presenta: "Vogliamo creare una cultura di club. Il mio compito sarà far esprimere al meglio i giocatori"

26.06.2025 15:42 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
LIVE! Cuesta si presenta: "Vogliamo creare una cultura di club. Il mio compito sarà far esprimere al meglio i giocatori"
© foto di Rocca/ParmaLive.com

15.35 - Termina la conferenza stampa.

In chiusura il CEO Cherubini:
"Volevo toccare due temi velocemente. Voglio cogliere l'occasione per far chiarezza sull'organizzazione del Parma Calcio. Qualche giorno fa è arrivata la risoluzione di Mauro Pederzoli, che negli ultimi mesi era già passato a svolgere altri ruoli come comunicato. Ad oggi non siamo alla ricerca di nessuna nuova figura, da tempo il Director of Football Finance Alessandro Pettinà ha assunto queste mansioni. Massimiliano Notari è il capo scout come in passato e in continuità come per Mathieu Lacome. la gestione è in mano a loro tre, sono molto contento del loro lavoro e abbiamo stabilito un ottimo rapporto. La nostra area sportiva della prima squadra è a posto. Voglio ringraziare anche la piazza e la città per questi primi giorni di campagna abbonamenti. L'anno scorso abbiamo fatto numeri importanti generati dal grande entusiasmo del ritorno in Serie A, non era facile ripartire ancora con entusiasmo dopo una stagione di sofferenza nonostante un finale emozionante. Vedere numeri così importanti in questi primi giorni rispetto all'anno scorso ci rende orgogliosi, ringraziamo tutti color che hanno sottoscritto l'abbonamento e ci auguriamo che molta altra gente possa farlo. Il Tardini deve essere un valore aggiunto come nel finale della scorsa stagione".

Da quanto tempo aspettava questa occasione?
"Non l'aspettavo. Ero veramente concentrato sul mio lavoro all'Arsenal ed ero felice. Ma quando è arrivata l'opportunità ho pensato che fosse quella giusta. Il mio compito da allenatore mi fa pensare che mi debba preparare sempre al meglio per aiutare i miei ragazzi. Poi nella vita arrivano occasioni quando non te lo aspetti, è arrivata e ora siamo qua per continuare un percorso iniziato".

L'anno scorso il Parma ha avuto due allenatori agli antipodi, si sente vicino a Chivu o a Pecchia?
"Dobbiamo difendere molto bene e attaccare molto bene, dobbiamo far gol e non prenderlo. Quello è l'obiettivo ed è la linea, nel calcio ci son momenti in cui attaccare e difendere, bisogna saper fare entrambi".

In quale settore del campo pensa che il Parma abbia il maggior potenziale?
"È una squadra con potenziale e penso che nel calcio di oggi si debba essere completi. Devi saper difendere in blocco basso, saper pressare alto e giocare quando ci sono gli spazi o quando non ci sono. Vogliamo essere una squadra che abbia delle soluzioni per affrontare un certo tipo di contesti e di sfruttare al massimo i nostri giocatori. Si attacca in undici e si difende in undici, tutti con la stessa linea ma con diversi compiti e ruoli. Nel calcio di oggi si è una squadra quando si attacca e quando si difende: dobbiamo essere così".

Cosa sa del calcio italiano? Che idea ha della Serie A? Che squadra vuole?
"La Serie A è un campionato con tanti calciatori e allenatori bravi. È una sfida veramente bella. Noi avremo un'identità chiara, una linea guida, però dobbiamo anche essere versatili e avere delle soluzioni per i vari contesti. Gli avversari ci metteranno in difficoltà e noi dovremo essere bravi a trovare le soluzioni giuste per tornare sul nostro calcio che preferiamo".

Che tipo di giocatori servono per il suo calcio?
"Il punto di partenza è il giocatore, non come io voglio giocare. Si crea il meglio attraverso la rosa per sfruttare al meglio ciò che si ha a disposizione".

Che valore avrà il lavoro con le squadre giovanili?
"Fin dal primo giorno sono stato chiaro non solo sui compiti ma anche sulla mentalità della società. È un progetto di club, non solo prima squadra maschile. La nostra volontà è quella di costruire una cultura di club. Vogliamo creare una cultura che si fa portando atteggiamenti giusti ogni giorni, proveremo ad essere un tutt'uno, la mentalità e la filosofia dovrà ispirare e aiutare. Proveremo a ispirare e ad aiutare per avere un'unica linea guida e andare avanti con la stessa filosofia".

Quale differenze ha notato tra il calcio italiano e quello spagnolo e inglese?
"Secondo me il calcio ora è molto più organizzato e non si può fare una valutazione per paesi. Io cerco di fare mie tutte le esperienze che ho avuto a giro per l'Europa. Apprendo ciò che credo che serva per dare il meglio e per fare stare al meglio i miei ragazzi. Secondo me non cambia il calcio, quanto piuttosto l'ambiente in cui ti trovi: in Italia si parla di aspetti diversi rispetto alla Spagna, ma sei tu che devi apprendere queste cose per essere il più completo possibile".

L'impatto con Parma?
"Ho sentito un'energia molto bella, fin dalle prime chiacchierate. Ho trovato gente molto umile, lavorativa, con la voglia di farti sentire che sei a casa. Ho sentito cose belle sull'ambiente che si crea al Tardini. Sono cose che ci piacerebbe vedere anche in campo: saranno aspetti fondamentali nel nostro modo di lavorare e di vivere ogni giorno, di affrontare la nostra quotidianità".

Si è già fatto un'idea della rosa? Chi pensa possa essere funzionale al progetto?
"Tutte le valutazioni saranno fatte con la società. È assolutamente una squadra con potenziale per poter lavorare bene".

Che calcio ha in mente per questa squadra? Che obiettivo ha per la classifica?
"Non penso sia giusto mettere aspettative, perché non portano risultati. Quelli vengono dalle tue abitudini, e il nostro focus sarà su quello. L'idea di gioco: devo conoscere bene l'ambiente e i giocatori. Metteremo cose nostre. Cercheremo di avere una squadra organizzata in tutti i reparti con principi molto chiari. Vogliamo sfruttare al massimo le risorse che abbiamo e le potenzialità dei nostri giocatori, per avere una personalità di squadra forte".

Qual'era la sua posizione nello staff dell'Arsenal? Quali difficoltà si aspetta di trovare a passare al ruolo di primo allenatore?
"Io ho sempre cercato di aggiungere valore, di aggiungere tutti i pezzi che avevo in mano. In questo nuovo ruolo la scelta sarà mia e non influenzata: questo è il cambiamento più grande".

Ti ispiri a Mourinho? Oppure a Fabregas?
"Io non ho un modello, ma voglio imparare da tutti costantemente. Certo il mio passato in Italia, Spagna e Inghilterra mi ha aiutato tanto a creare certe idee. Ma io voglio imparare da tutti, non solo nel calcio ma anche da altri sport. Voglio migliorare come allenatore e mettere a disposizione ai giocatori tutte le possibilità".

Come si fa a questa età a rapportarsi con uno spogliatoio?
"Ho già vissuto in passato questo all'Arsenal. Io penso però che tutti cerchiamo la stessa cosa. Bisogna che capiscano che sono una bella persona e poi bisogna raggiungere un feeling che porta valore e permette di fargli esprimere il loro meglio".

Le prime emozioni per questa nuova avventura? È rimasto sorpreso dalla chiamata di Cherubini?
"Mi sento veramente onorato di poter far parte di un grande club come il Parma. L'ho sentito in modo molto naturale. Sentivo grande fiducia, in modo molto organico. Sicuramente l'età può essere una sorpresa per tanti, ma per me l'età è un numero, il mio passato è sempre stato legato a questa cosa. Non voglio che sia un alibi: voglio essere valutato solo per essere l'allenatore del Parma e dare il mio meglio, come ho sempre fatto in tutta la mia vita".

Prende la parola Carlos Cuesta:
"Vi ringrazio per la vostra presenza. Ringrazio la società, il presidente Krause, l'Arsenal, ma anche mister Chivu e mister Pecchia che hanno fatto un lavoro fondamentale per il nostro presente e per il futuro del Parma Calcio".

Prende parola l'AD Federico Cherubini:
"Ringrazio tutti della vostra presenza. Vi porto il saluto del presidente Krause. La presentazione del nostro allenatore ci permette anche di affrontare il percorso con cui siamo arrivati a questa scelta, che ha fatto parlare molto. Dietro questa scelta non c'è la volontà di stupire nessuno o di fare effetti speciali. Non c'è nemmeno relazione con la passata esperienza con Chivu: l'aver fatto una scelta rischiosa a febbraio non ci ha spinto a pensare che questa sia la strada in assoluto. Nel momento in cui abbiamo scelto Chivu pensavamo che fosse il profilo adatto. Adesso abbiamo fatto delle riflessioni molto approfondite che ci hanno portato a pensare che fosse la scelta giusta. Abbiamo fatto riflessioni su due tematiche. Abbiamo fatto una riflessione ampia di sistema: si parla spesso di progetto, si abusa di questa parola e poi il 50% degli allenatori vengono sollevati rispetto all'incarico, noi siamo stati dai club che hanno alimentato questo trend che non è virtuoso. Questo trend consolidato da anni ha fatto sì che in Italia ci sia la permanenza di un allenatore in panchina tra le più basse nei campionati europei: meno di 300 giorni. Affidiamo progetti pluriennali per interromperli al termine di una stagione. Noi ci siamo chiesti come dare risposta a questo sistema, che spesso porta gli allenatori a vivere un rapporto di conflitto con i club: manca la fiducia. Abbiamo pensato che dovevamo cambiare qualcosa: recuperare la figura dell'allenatore come elemento strutturale della crescita del club. Dunque abbiamo voluto affidarci a un profilo che rispecchiasse gli obiettivi nel medio termine. Un allenatore che ha avuto tante esperienze internazionali, sia con le prime squadre sia con i settori giovanili. È sicuramente ambizioso e giovane. Ma ciò che mi ha colpito di lui è quanto sia strutturato, quanti contenuti abbia rispetto alla sua giovane età. Per cui noi crediamo che in questo momento sia stata la scelta giusta e che possa supportare la crescita del club, sia negli obiettivi del breve periodo, che saranno inevitabilmente legati ai risultati, ma soprattutto chiediamo a Cuesta e al suo staff di aiutarci a creare la cultura di club che è parte integrante del Parma. Questi sono stati i nostri presupposti. Devo anche ringraziare l'Arsenal, che ci ha permesso di concludere questa operazione e a Carlos di affrontare questa nuova avventura. Nei prossimi giorni ufficializzeremo lo staff tecnico che affiancherà Carlos qui a Parma. Ci sono ancora figure che stanno liberandosi dai club di appartenenza: questo è il motivo per cui oggi non faremo nomi, ma nei prossimi giorni ufficializzeremo lo staff".

Ore 15.00 - Ha inizio la conferenza.

Ore 14.35 - Oggi è il grande giorno, attesissimo da tutti i tifosi crociati: a breve (ore 15.00) avrà inizio la conferenza stampa di presentazione del neo-tecnico del Parma, Carlos Cuesta,.Grande attesa per quali saranno le sue prime parole da allenatore gialloblu. Finalmente comincia la sua avventura.