Juric: "Mi volevano anche club di A, ma Parma è fenomenale. Krause ha investito tanto, A imperativa"

15.09.2021 17:43 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Juric: "Mi volevano anche club di A, ma Parma è fenomenale. Krause ha investito tanto, A imperativa"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

In una intervista concessa a 24sata.hr, il centrocampista crociato Stanko Juric ha parlato della sua nuova esperienza in Emilia, dove ha avuto modo di conoscere, tra gli altri, Gianluigi Buffon: "Non potete neanche immaginare di che livello sia. Il suo apporto nello spogliatoio è qualcosa di speciale. Per non parlare di ciò che fa in campo, del suo atteggiamento, della sua personalità e della sua mentalità vincente. E' come un fratello maggiore per tutti noi: parla con tutti ed è molto disponibile. Ovunque andiamo, ci sono 200-300 fan ad attenderlo davanti all'albergo: ciò è un bene per tutti noi, così possiamo camminare in pace (ride, ndr)".

Buffon sa da dove vieni?
"Sì, conosce l'Hajduk e lo Spalato, ha giocato al Poljud con la Nazionale, e conosce croati come Mario Stanic e Igor Tudor: quest'ultimo non è stato soltanto un suo compagno di squadra, ma anche un suo allenatore fino a poco tempo fa".

Come procede l'adattamento al nuovo ambiente?
"Ottimo, ho imparato la lingua velocemente, posso già comunicare e tra un paio di mesi sarò in grado di parlare. La città è fenomenale, si mangia benissimo. Mi piace soprattutto il parmigiano, anche se non se ne può mangiare molto... E per quanto riguarda il campo, ho giocato alla grande nelle amichevoli, recentemente ho anche cambiato un po' posizione. Va sempre meglio, nel terzo turno di campionato ho segnato anche il primo gol ufficiale col Parma. Il campionato è abbastanza tosto, si gioca in modo aggressivo".

Come mai hai scelto un club di B?
"Ho sempre detto che non avrei voluto lasciare l'Hajduk, ma anche che, nell'interesse del club, sarei stato disponibile ad andar via. Ho avuto offerte da altre società, anche da alcune di Serie A, ma il Parma ha offerto di più all'Hajduk. Si è rivelata un'ottima scelta, la migliore sia per me che per l'Hajduk: il Parma è un grande club".

Qual è l'obiettivo del Parma?
"Il presidente ha fatto grandi sforzi per rafforzare la squadra: ha cambiato allenatore e ha portato tanti nuovi giocatori: ce ne sono 3-4 che valgono 20 milioni ciascuno. A settembre dello scorso anno, in piena crisi pandemica, ha investito circa 98 milioni di euro. Anche quest'estate ha speso tanto, basti pensare che abbiamo la rosa più costosa del campionato. Tutti crediamo che sia possibile tornare subito in A: per noi non è solo un imperativo, ma una questione di vita o di morte".

Ci sono tanti giovani in squadra?
"Ci sono alcuni giocatori esperti, per il resto abbiamo tanti giovani promettenti".

L'Hajduk fa sempre parte di te?
"Farò parte dell'Hajduk per sempre. Anche se trascorressi cinque anni all'estero, continuerei a parlare dell'Hajduk come se facessi ancora parte della squadra. Del resto continuo ad essere costantemente in contatto con ex compagni e persone dello staff".

Quindi un giorno tornerai?
"Be', questo non posso prometterlo. Spesso si vedono ritorni a 35-36 anni, ma secondo me bisognerebbe tornare quando sei ancora nel pieno della tua carriera, come ha fatto Livaja".

L'Hajduk vincerà il campionato quest'anno?
"Bisogna solo crederci. L'ideale sarebbe veder vincere sia l'Hajduk che il mio Parma".