PL - Cardone: "Meno male che Gervinho era finito e Bruno Alves cotto"

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12.02.2019 20:06 di  Sebastian Donzella   vedi letture
PL - Cardone: "Meno male che Gervinho era finito e Bruno Alves cotto"
© foto di Federico De Luca

Giuseppe Cardone, 74 presenze in 5 stagioni in gialloblù ed ex tecnico delle giovanili ducali, osserva il Parma da Coverciano. E a ParmaLive.com commenta il campionato dei gialloblù.

L'Inter ha restituito il "favore" dell'andata.
"Tante volte il Parma ha sovvertito i pronostici, questa volta non c'è riuscito. Poteva starci la sconfitta con l'Inter anche se vedendo la partita forse il risultato finale non è quello più giusto. Il primo tempo è stato giocato più che bene dai gialloblù e se fosse entrata la traversa di Gervinho parleremmo di un'altra partita. Ma con i se e con i ma non si portano punti a casa".

Due punti nelle ultime cinque gare al "Tardini". Inizia a diventare un problema...
"È vero che il rendimento dell'ultimo periodo in casa non è esaltante ma mi sembra presto per parlare di problema. Diciamo che il Parma si è espresso meglio in trasferta fin qui grazie alla bravura dello staff, in grado di sfruttare al massimo le caratteristiche dei giocatori, ovvero un'ottima difesa e una gran forza nelle ripartenze. In casa, invece, può essere più complicato perché c'è da fare la partita. E comunque, anche se al "Tardini" non si vince da tanto, bisogna ricordare che con la SPAL i crociati erano avanti di due gol fino a venti minuti dalla fine. A volte sono mancati i particolari che fanno la differenza ma la costanza di rendimento può far stare tranquilli i tifosi".

Adesso si vola a Cagliari.
"Una partita complicata. Bisognerà affrontarla con grande attenzione, consapevoli del fatto che, ora come ora, il Cagliari è avvelenato. I sardi arrivano da un periodo negativo e da una sconfitta netta a San Siro nel risultato ma non nella prestazione. Hanno un tecnico con una certa esperienza in A che ha già vissuto la lotta per la salvezza in altri club. Pronostici non ne faccio, dico solo che il Parma dovrà metterci lo stesso veleno degli avversari per tornare indenne dalla Sardegna".

Quanto manca per la salvezza?
"Non molto ma ancora non c'è. Però a essere preoccupate devono essere altre squadre e non quella ducale che ha disputato un campionato sopra le aspettative. La bravura dei crociati fin qui è stata quella di non sentirsi appagati e di continuare a essere costanti. Però occhio perché nulla è scritto, il Frosinone che sembrava spacciato potrebbe incredibilmente tornare in corsa. Il Parma ha la possibilità di giocare senza assilli ma con la consapevolezza che ancora il traguardo non è arrivato".

Soddisfatto del mercato?
"La squadra è a posto, la società ha lavorato bene e col giusto occhio già quest'estate, quando in parecchi storcevano il naso e oggi si sono ricreduti. Penso a Gervinho: quando è arrivato in tanti lo giudicavano un giocatore finito, mentre di Bruno Alves dicevano che fosse cotto. Il Parma è in buone mani sia sul mercato che in panchina". 

Quando tornerà al "Tardini"?
"Quest'anno ancora non ci sono venuto, anche perché sono impegnato con il corso da allenatore a Coverciano. Però ne ho viste tante in televisione. Da qui alla fine della stagione, comunque, un salto a Parma lo faccio di sicuro".