Tutti sotto accusa dopo l'ennesima figuraccia, ma il problema più grande resta uno: Krause intervenga al più presto

21.02.2023 00:00 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Tutti sotto accusa dopo l'ennesima figuraccia, ma il problema più grande resta uno: Krause intervenga al più presto
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

9 sconfitte in 25 partite sono davvero tante. Troppe, per una squadra che a inizio anno puntava a salire in Serie A senza passare dai playoff. E invece, ad oggi, persino i playoff appaiono difficili da raggiungere per questo Parma che continua a collezionare figuracce in giro per l'Italia. L'ultima, sabato pomeriggio, a casa propria, dinanzi ad un Ascoli a cui è bastato un folle regalo di Balogh per conquistare l'intera posta in palio. L'ennesima beffa per dei tifosi che ormai da tre stagioni soffrono, e quasi non si riconoscono più nella propria squadra del cuore, svuotata di quei valori per i quali si è sempre distinta.

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Quando le cose non vanno per il verso giusto, nessuno è esente da responsabilità e tutti finiscono sotto accusa: persino mister Pecchia, il quale, pur rimanendo - a mio modesto parere - il migliore allenatore di questa Serie B dopo Ranieri, appare ormai da tempo in confusione, come confermano le scelte alquanto discutibili compiute prima e durante il match con l'Ascoli (tanto per citarne qualcuna: Zagaritis esterno alto, Vazquez centravanti nella ripresa, e Sohm prima gettato nella mischia a gara in corso e poi sostituito nel finale).

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Tutti, dunque, si sentano responsabili, ma per quanto mi riguarda, il problema più grande (al di là di strategie di mercato rivedibili) resta uno, vale a dire la mancanza di una figura forte a livello societario e dirigenziale che possa tener alta la tensione dopo una bella vittoria e spronare lo spogliatoio a reagire rabbiosamente dopo cocenti ko come quelli rimediati sin qui dai crociati. Per non tornare troppo indietro nel tempo, pensiamo a quel Daniele Faggiano che ci metteva la faccia nei momenti difficili, ma che soprattutto "non faceva respirare" la squadra nei periodi di blackout (tanto per citare le parole utilizzate da Baraye in una recente intervista). Per non buttare via ancora altro tempo prezioso, quindi, Krause intervenga subito, e si affidi totalmente a chi ne sappia realmente di calcio (possibilmente senza interferire nelle scelte sportive), a prescindere dalla conoscenza della lingua inglese e dalla volontà di curare anche il progetto relativo al Parma femminile. Per ottenere successi, servono figure di un certo spessore e con una certa esperienza. E a dirlo non sono io, ma ce lo hanno dimostrato coi fatti Monza, Cremonese e Lecce, le quali alle spalle hanno gente come Galliani, Braida e Corvino. Preferite un esempio più recente? Bene, allora pensate al lanciatissimo Frosinone, squadra che sulla carta è inferiore almeno a 2-3 formazioni del campionato cadetto, ma che è stata costruita ed è gestita con saggezza e criterio da una "vecchia volpe" come Guido Angelozzi. 

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