Nelle difficoltà, conta solo far punti. Una stagione con tanti errori, ma l'obiettivo salvezza è alla portata: avanti con il pragmatismo di Chivu

08.03.2025 00:00 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Nelle difficoltà, conta solo far punti. Una stagione con tanti errori, ma l'obiettivo salvezza è alla portata: avanti con il pragmatismo di Chivu

La stagione del Parma da agosto fino ad oggi è stata condizionata da due principali fattori: un po' di sfortuna e tanti errori, che hanno reso il cammino verso la salvezza ancora più complicato di quanto ci si potesse aspettare. Per fortuna però, il campionato finora ha aspettato i crociati, che hanno ancora tutte le carte in regola per salvarsi. Le qualità per competere da qui a fine stagione non mancano a questa squadra, che però sarà chiamata a tirare fuori qualcosa in più per centrare l'obiettivo finale. L'arduo compito di condurre la squadra alla salvezza è stato affidato a mister Chivu, che nonostante il recente insediamento a Parma, ha già tracciato una linea ben chiara e definita. Il tecnico crociato si sta facendo apprezzare per il suo approccio, che si riflette anche nelle dichiarazioni alla stampa: sempre diretto, mai banale e senza alcun alibi. La richiesta alla squadra è chiara: sentire la responsabilità di indossare questi colori, avere la motivazione per tirare fuori qualcosa in più e lottare punto su punto. Chivu sta insistendo sulla testa del gruppo giovane con cui sta lavorando, convinto di poter tirare fuori tutte le qualità di una squadra che ha talento, ma che fatica a trovare certezze e continuità. 

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La strada tracciata dal nuovo tecnico, pur essendo in continuità con il passato, si differenzia in alcuni aspetti. L'ex Inter infatti ha colto la necessità impellente di fare punti e la manifesta, togliendo alla squadra ogni alibi di gioventù e tempi di ambientamento. Un passaggio necessario per un gruppo che forse troppo spesso, sentendosi in qualche modo protetto, non si è assunto le proprie responsabilità. Se il Parma è andato in difficoltà, la colpa è anche di un gruppo che non è più riuscito ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità e questo va sottolineato. Sarebbe troppo semplice scaricare le responsabilità a chi ha lasciato Parma, dandosi questo alibi. Ma non sarebbe giusto e neppure costruttivo: è naturale pretendere di più ed è giusto che questi ragazzi si sentano pienamente responsabili per ciò che stanno vivendo. Così come deve esserlo una società che, forse, sul mercato è stata tutt'altro che impeccabile, a gennaio come nella sessione estiva. 

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Tornando su Chivu, la sensazione è che, sicuramente grazie anche alla grande carriera vissuta da calciatore, il nuovo tecnico si sia da subito calato perfettamente in questa realtà, cogliendo a pieno la situazione. L'obiettivo dichiarato è quello, di partita in partita, di ottenere punti, in qualsiasi modo essi possano arrivare. Chivu lo ha detto chiaramente: se non si può esser belli, bisogna esser concreti e far punti lo stesso. La parola ripetuta più spesso è stata pragmatismo, a conferma di un approccio che non bada per il sottile e guarda ai risultati. I tifosi apprezzano questo approccio e si preparano per sostenere tra poche ore la squadra nella gara interna contro il Torino. Un avversario complicato, difficile da affrontare, soprattutto in questo momento di grande forma. Il Parma però deve costruire la propria salvezza tra le mura amiche e, spinto dai propri tifosi, che hanno già confermato il proprio supporto per domani, raccogliere i punti che serviranno per salvarsi. Il tempo stringe ed è il peggior nemico del Parma.

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