L’infermeria si svuota, ora qualcuno rischia di rimanere ai margini. Il malcontento non deve inquinare lo spogliatoio, come gestire questa abbondanza?

21.11.2023 00:00 di  Tommaso Rocca   vedi letture
L’infermeria si svuota, ora qualcuno rischia di rimanere ai margini. Il malcontento non deve inquinare lo spogliatoio, come gestire questa abbondanza?
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È iniziata la settimana di avvicinamento alla sfida tra Parma e Modena e mentre tutta Italia era in attesa di conoscere le sorti della nazionale, a Collecchio si è tornati al lavoro per preparare al meglio la gara. La sosta ha permesso a chi era fermo per infortunio di tornare ad allenarsi con la squadra. In settimana, si è rivisto a Collecchio anche Lautaro Valenti, che con calma dovrà ritrovare la condizione e con l’anno nuovo potrebbe tornare quasi a pieno regime. In attesa dell’argentino, con il recupero di Osorio, Partipilo e Man e il graduale inserimento di Camara, ora Pecchia ha veramente una rosa molto ampia su cui poter fare affidamento. Sarà fondamentale quindi lavorare per far sentire ciascun componente pienamente coinvolto nel progetto. Non sarà facile, ma è un aspetto di vitale importanza per mantenere gli equilibri di spogliatoio. In questo senso la linea è sempre stata chiara: ne sanno qualcosa Juric e Cobbaut, che quest'estate sono stati caldamente invitati a trovare una nuova sistemazione, in quanto avrebbero trovato poco spazio in questa stagione. Questo perché mantenere nello spogliatoio giocatori scontenti del proprio minutaggio è sempre un rischio. La grande armonia che abbiamo visto in questi ultimi mesi, la compattezza del gruppo e l’ambiente disteso e sereno vanno assolutamente tutelati. Per farlo, sarà importante riuscire ad impiegare a rotazione tutti i giocatori. Semplice? No, assolutamente. Perché se è vero che tutti hanno bisogno di minutaggio, alla fine poi ciò che conta è il risultato. Il Parma ora lotta per la promozione e non può permettersi di aspettare nessuno. Nemmeno giocatori su cui ha speso e investito nelle sessioni precedenti di mercato.

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C’è infatti una serie di giocatori che non possono essere tenuti in panchina. Tralasciando il centrocampo, dove c’è meno abbondanza e le scelte sono quasi obbligate. Guardiamo invece all’attacco. In questo momento giocatori come Man e Bonny sono in stato di grazia e rinunciare a loro diventa veramente complicato. Alle loro spalle ci sono però giocatori come Colak e Mihaila, che non stanno vivendo di certo un momento felice. Per entrambi sarebbe fondamentale riuscire a trovare un po' di continuità, per riacquistare un pò di confidenza, giocando magari anche dal primo minuto. Soffermiamoci un attimo su loro due, partendo dall’attaccante ex Rangers. Colak è arrivato in estate per essere un vero leader e trascinatore. Da lui ci si aspettava gol a grappoli e di certo nessuno poteva prevedere venisse impiegato principalmente a gara in corso. E invece, pur avendo dimostrato un ottimo feeling con la porta, ha innegabilmente fatto fatica finora. A livello psicologico, per un giocatore della sua caratura non deve essere facile digerire il ruolo da gregario. Soprattutto se chi gioca al tuo posto è un giovane classe 2003. E ora, con la rinascita di Charpentier, il croato rischia addirittura di trovare ancora meno spazio. Avere tre giocatori a disposizione per il ruolo di punta come Bonny, Charpentier e Colak è un lusso, ma anche un’arma a doppio taglio. In estate è stato fatto un investimento importante, Colak deve essere protagonista e mister Pecchia lo sa. Stesso discorso per Mihaila. In questo momento il rumeno sta vivendo uno dei periodi più complessi da quando è a Parma: tanti piccoli infortuni, tante panchine e un rendimento negativo. L’ulteriore mazzata è arrivata in nazionale, dove Mihaila solitamente riusciva a ritrovarsi: grave errore sotto porta e espulsione diretta, in una mezz’ora da incubo. Anche negli ultimi scampoli di gara che gli son stati concessi in maglia crociata, si è visto un Mihaila che ha tanta voglia di dimostrare, ma che con troppa foga e poca lucidità finisce per perdersi e fare fatica. E soprattutto rischia di innervosirsi e lasciarsi andare a qualche reazione sbagliata. Davanti a sé ha Partipilo, Man e Benedyczak, giocatori che finora hanno fatto molto bene: come si fa a rinunciare ad uno di loro per dare una chance a Mihaila? Al momento appare molto complicato.

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Colak e Mihaila sono i due casi estremi, ma sono diversi i giocatori in una situazione simile. C’è chi poteva attendersi di trovare poco spazio, come Begic e Anas Haj, che hanno bisogno di tempo per maturare e “sgrezzarsi”. Altri invece potrebbero fare più fatica. Su tutti probabilmente Drissa Camara: dopo aver concluso da protagonista la scorsa annata, ora l’infortunio ha frenato la sua crescita. E’ una fase senza dubbio molto delicata per la sua carriera: in questo momento l’ivoriano ha bisogno di poter giocare per affermarsi e fare la panchina rischia di bloccarne definitivamente la crescita. Ma se davanti a sé si trova ad avere giocatori come Sohm o eventualmente Bernabé, immaginarsi di vederlo in campo con continuità diventa difficile. Lo stesso discorso può essere esteso anche ad Hainaut. E quando nell’anno nuovo anche Valenti rientrerà nelle gerarchie, in difesa inizierà ad esserci molta concorrenza e c'è chi rischia di rimanere ai margini. Che sia l'argentino stesso, oppure Balogh o Zagaritis, ci sarà qualcuno che faticherà a trovare minutaggio. È una cosa fisiologica quando si ha una rosa profonda come quella del Parma. Questa situazione però andrà affrontata con estrema attenzione, affrontando con lucidità i singoli casi per capire cosa è meglio per la squadra. È fondamentale saper toccare le corde giuste, soprattutto con i tanti ragazzi giovani che ha il Parma, per evitare malcontenti che possono minare l’ambiente in spogliatoio: mister Pecchia dovrà essere bravo a tenere tutti sul pezzo e cercare di coinvolgere nelle rotazioni più giocatori possibili. Non è di certo un compito facile, ma per avere una squadra vincente bisogna saper gestire queste dinamiche. Pecchia, dal canto suo, ha già dimostrato di essere un allenatore capace di vincere e speriamo che anche quest'anno si possa confermare.

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