Impossibile battere questa Inter, ma con il Verona niente scuse. Emergenza in difesa: per fortuna c'è Leoni! Ma servirà qualcosa dal mercato
Nessuna sconfitta è indolore, ma quella contro l'Inter è stata senza dubbio quella con meno rimpianti per il Parma. In questo caso bisogna riconoscere la netta superiorità dell'avversario: il campo ha confermato i pronostici, evidenziando lo strapotere dei nerazzurri. La squadra di Inzaghi, da vero gigante, come la aveva descritta Pecchia in conferenza, si è confermata una top europea, gestendo e controllando la gara per tutti i novanta minuti. Anche nelle difficoltà però, il Parma ha fatto la prestazione, onorando la maglia sotto gli occhi degli oltre 1700 tifosi giunti a San Siro. Attenzione e sacrificio non sono bastati per arginare le avanzate nerazzurre e i pochi contropiedi riusciti, solo in un caso hanno portato ad un gol molto fortunoso. Non son queste le partite da vincere per il Parma, che può però uscire a testa alta, avendo provato a giocarsela con i propri mezzi. Discorso opposto per la gara di settimana prossima. Domenica al Tardini arriva la squadra peggiore delle ultime giornate di Serie A, l'Hellas Verona. I gialloblu hanno perso 6 delle ultime 7 gare, prendendo 4 reti dall'Empoli domenica scorsa. In queste ore dovrebbe arrivare l'esonero di mister Zanetti e al suo posto sembra pronto l'allenatore della Primavera Sammarco. Al Tardini arriva una squadra ferita, che sembra entrata in un tunnel di sconfitte e negatività da cui sarà difficile uscire. Uno scontro diretto che il Parma deve vincere.
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Vietato però prendere la gara sotto gamba. Se è vero che i crociati vengono da un periodo migliore rispetto all'avversario e probabilmente sulla carta hanno anche una rosa più forte, il cambio d'allenatore potrebbe dare una scossa e portare ad una reazione d'orgoglio dei veneti. Conosciamo questo Parma e sappiamo che con la giusta attenzione e concentrazione può mettere chiunque in difficoltà, ma senza la giusta cattiveria può regalare punti anche ad avversari nettamente inferiori. Tuttavia, il segnale più confortante delle ultime settimane è stata proprio la crescita della squadra nella gestione delle gare. A partire dallo scontro diretto vinto contro il Venezia, fino alle gare contro Atalanta, Lazio e Inter, il Parma ha dimostrato di esser sempre più preparato alle difficoltà del campionato. Se a inizio anno non sono arrivate vittorie negli scontri diretti, ora non si può sbagliare. Una vittoria affosserebbe il Verona e porterebbe ulteriore entusiasmo e serenità a Parma. I ducali partono favoriti e dovranno avere la giusta umiltà e attenzione per portare a casa il bottino pieno. Un risultato pienamente nelle corde dei crociati, nonostante le tante defezioni in difesa.
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A San Siro si è fermato Balogh. La situazione dell'ungherese, pur non essendo gravissima, crea qualche grattacapo a Pecchia. Il tecnico crociato perde un giocatore indispensabile e titolarissimo finora e in contemporanea deve rinunciare anche a Valenti, che venerdì ha fatto il suo esordio stagionale ma subito si è fermato per l'ennesimo problema fisico. Non c'è altra scelta, ora Leoni è chiamato alla consacrazione. Le prime presenze del classe 2006 sono state convincenti: nonostante la giovane età, il ragazzo è andato oltre l'emozione dell'esordio, giocando con serenità e dimostrando di essere pronto. Qualità fisiche, tecniche e anche di personalità: dopo appena tre gare giocate, Leoni sembra già un veterano. E menomale, vista la situazione! La leadership di Delprato al suo fianco lo aiuterà, ma ora il Parma si aggrappa anche al suo classe 2006. Una responsabilità ma anche un'occasione per lui. Detto ciò però, anche se Leoni dovesse impressionare nelle prossime uscite, il centrale resta una priorità sul mercato. La tegola dell'infortunio grave di Circati ha privato il reparto di un leader e gli infortuni frequenti di Osorio e Valenti hanno reso ormai chiaro come i due sudamercani non siano giocatori su cui fare affidamento. Ai primi acciacchi di qualche altro difensore (Balogh in questo caso), non ci sono altre alternative. Stringere i denti quindi, fino alla prossima sessione di mercato: un centrale arriverà.
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