Da Vazquez a... Vazquez: la sfida al grande e recente ex è servita. La fine del trittico di gare ravvicinate si avvicina: adesso è un Parma consapevole

30.09.2023 00:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Da Vazquez a... Vazquez: la sfida al grande e recente ex è servita. La fine del trittico di gare ravvicinate si avvicina: adesso è un Parma consapevole

Con il progressivo avvicinarsi di Cremonese-Parma, uno dei primi pensieri dei tifosi crociati va sicuramente a lui, Franco Vazquez, il grande ex della partita. Non me ne vogliano Massimo Coda o Luca Zanimacchia, altri ex crociati su cui ci sarebbe molto da dire, ma è chiaro che la figura del Mudo caratterizzerà molto la sfida di domenica. Del resto, qualche mese fa, la lunga riflessione su un eventuale rinnovo di Vazquez fu uno dei primi nodi del calciomercato del Parma, sicuramente uno dei più focali, visto che dalla mancata conferma dell'argentino si è deciso di impostare la squadra in modo diverso. Qualche mese dopo, come ritroviamo il Parma senza Vazquez?

Un Parma diverso senza dubbio, su questo non ci piove. La squadra di Pecchia tende a palleggiare meno, con percentuali di possesso palla più basse, azioni in contropiede più veloci e un maggiore focus sul gioco di fascia. Fino a pochi mesi fa, il Mudo tendeva molto ad accentrare il gioco del Parma su se stesso, che viveva spesso e volentieri della classe del fantasista, sempre pronto a caricarsi la squadra sulle spalle. Oggi è un Parma molto più corale, una scelta che - numeri alla mano - sembra stare pagando, anche se siamo solo all'inizio del campionato. Il posto dell'argentino è stato preso da un vero e proprio attaccante (Bonny o Colak) in grado di interpretare il ruolo con un'attitudine da punta, a differenza di Vazquez. Inoltre ciò ha determinato l'inserimento in pianta stabile di un trequartista più associativo (Sohm o Bernabé, anche loro con le rispettive peculiarità), con le prestazioni dello svizzero in particolare che stanno confermando il buon finale della scorsa stagione. Vazquez, dal canto suo, è ancora a secco di reti in campionato con la maglia della Cremonese (ne ha realizzata una in Coppa Italia, all'esordio ufficiale in grigiorosso), anche se ha sfornato due assist contro l'Ascoli, segno che si tratta sempre di un giocatore pericoloso. In uno sport sempre più avaro di trequartisti puri, il Mudo rappresenta quel collante con il passato che ci riporta a giocatori che oggi si vedono sempre meno.

Cremonese-Parma, però, non è solo una sfida di Vazquez contro il suo passato, ma è anche la conclusione di un trittico insidiosissimo di gare. I crociati sono ancora imbattuti, e, se uscissero indenni dallo Zini (meglio ancora con una vittoria), fortificherebbero ulteriormente il proprio status. E, magari, potremmo già cominciare a parlare di una prima fuga. Senza però andare troppo in là con gli scenari, le gare con Sampdoria e Bari hanno restituito una squadra molto consapevole, in grado sia di pareggiare le partite sporche (con i doriani), sia di reagire a episodi imprevisti (come contro i pugliesi) centrando ugualmente la vittoria. Sicuramente un salto di qualità notevole dal punto di vista della mentalità rispetto allo scorso anno: adesso, con questa consapevolezza, il Parma può veramente sperare di proseguire la sua cavalcata.