Bernabé è un patrimonio da tutelare e valorizzare. Dalla trequarti alla mediana, come lo sta gestendo mister Pecchia?

In una rosa ricca di talento come quella crociata, è facile distinguere tanti giocatori per i quali si prospetta un roseo futuro. Ma se devo fare un nome su tutti, senza dubbio la mia scelta ricade su Adrian Bernabé. Per molti versi, Bernabè è un lusso per questa categoria. Fin dai suoi primi minuti in maglia crociata, il talento puro del classe 2002 ha fatto innamorare i tifosi e la piazza. Le qualità tecniche di cui è dotato lo spagnolo sono merce rara. Giocate e intuizioni che hanno stupito tutti. Questa stagione, oltre che essere cruciale per il Parma, può essere anche decisiva per il suo futuro. In estate l’annuncio del rinnovo fino al 2026 è stato una forte dichiarazione di intenti della società. Trattenere un giocatore, che aveva mercato in tutta Europa, anche in categorie superiori, non è di certo cosa facile ed è stato un vero e proprio segnale della società, per confermare le proprie ambizioni e la propria potenza. E non ce lo inventiamo noi, sono parole del direttore Vaeyens: “Una delle prime cose che abbiamo fatto sul mercato è stato il rinnovo di Adrian Bernabé. E’ stato molto importante, un segnale per i tifosi e anche per gli altri giocatori. Abbiamo dimostrato di voler continuare sul lavoro fatto negli ultimi anni e specialmente nell’ultima occasione. L’obiettivo è la Serie A, abbiamo ritenuto importante trattenere giocatori che per noi sono un importante valore aggiunto, la squadra può trarre vantaggio dalla loro presenza”.
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Raccolta la maglia numero dieci, eredità pesante di Vazquez, lo spagnolo ha voluto subito ribadire le proprie intenzioni. La scelta di rimanere a Parma è stata dettata dalla volontà di essere assoluto protagonista e di riportare i crociati in massima serie. Senza grandi giri di parole, a voler ulteriormente alzare l’asticella. Come è andata questa prima parte di stagione? Senza dubbio la valutazione è positiva. Tra qualità tecniche, mentali e la grande duttilità, è un giocatore fondamentale per Pecchia, il classico centrocampista che ogni allenatore vorrebbe in squadra. Bernabè è sempre d’esempio per impegno e agonismo messi in campo. Queste qualità hanno consentito a mister Pecchia di fare affidamento sullo spagnolo a tutto tondo, anche in fase di interdizione. Ma siamo sicuri che questa sia la scelta migliore? Probabilmente per il Parma sì. Con Sohm in campo, spesso è Bernabè a sacrificarsi maggiormente. Inoltre, soprattutto quando manca Estevez, le difficoltà nella primissima fase di impostazione costringono Pecchia ad abbassare il raggio d’azione di Bernabè, chiamato ad avviare la manovra. In questo avvio di stagione lo abbiamo visto trequartista, mezzala, mediano nel centrocampo a due e anche playmaker. E se il risultato è sempre stato senza dubbio positivo, in quanto forse nessun giocatore nel Parma può ricoprire questi ruoli con la stessa qualità, è vero anche che allontanandolo dalla porta si toglie anche qualcosa al potenziale offensivo dell’ex City.
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Lo spagnolo ha nel suo ampio bagaglio tecnico, fondamentali come l’ultimo passaggio e il tiro dal limite. Lo ha dimostrato nel primo anno, con Iachini in panchina. Queste vengono esaltate con un posizionamento avanzato, vicino alla porta, mentre vanno a perdersi, ovviamente, partendo da una posizione più bassa. E sono anche i numeri a dircelo. Nelle due reti segnate, arrivate entrambe da subentrato nelle prime due giornate, Bernabè ricopriva il ruolo di trequartista, con Hernani ed Estevez alle sue spalle, ad assolvere gli incarichi difensivi. Dunque, tra le tante situazioni su cui riflettere, mister Pecchia ha anche quella legata alla posizione dello spagnolo. Dietro le punte Bernabè si esalta e riesce a dare un apporto offensivo maggiore, mentre in mediana svolge un lavoro preziosissimo per gli equilibri della squadra. Ne vale la pena di sacrificare lo spagnolo? Per il momento sì, soprattutto perché il mercato non ha regalato un mediano in più a mister Pecchia. La domanda che ci poniamo però è quanto della magia di Adrian si perda, relegandolo a quel ruolo. Porre lo spagnolo nelle condizioni migliori per rendere deve essere una priorità per mister Pecchia. Cosa aspettarsi nel prosieguo della stagione? La certezza è una sola: Bernabè in qualunque posizione è imprescindibile e deve esser valorizzato. Molto dell’annata del Parma passa dei piedi del suo giocatore, a mio avviso, più talentuoso.
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