Sacchi: "Leoni è pronto per il Liverpool, non deve però montarsi la testa. Sarà il perno della nazionale"

Arrigo Sacchi, attraverso un lungo editoriale sulla Gazzetta dello Sport, ha commentato il trasferimento imminente di Giovanni Leoni dal Parma al Liverpool, che sembra sempre più avviato verso la chiusura. Questo un estratto delle sue considerazioni: "Le mani del Liverpool si allungano su Giovanni Leoni: da un lato, la notizia mi fa un immenso piacere e dall’altro mi genera un po’ di rabbia. Mi spiego subito: sono contento che un calciatore italiano riceva degli apprezzamenti da un club importante come il Liverpool, però vorrei che a contendersi il suo acquisto fossero il Milan o l’Inter, la Juve o il Napoli, e non una società straniera.
Vedremo se l’affare andrà in porto, in ogni caso mi sento di dire che i Reds farebbero un gran bel colpo assicurandosi questo ragazzo che ho seguito con curiosità e interesse nella seconda parte della scorsa stagione. Leoni ha soltanto diciotto anni, mi dicono sia un ragazzo a posto, disponibile al lavoro, umile e molto determinato. Il carattere è fondamentale nella carriera di un calciatore, così come il temperamento. Se ci sono queste due qualità, allora il cammino può procedere senza particolari problemi. Mi sembra che Leoni parta con il piede giusto: d’altronde, se lo sta cercando con insistenza una grande d’Europa come il Liverpool, un motivo ci sarà. Ne sono convinto, sarà per molto tempo il perno della difesa azzurra. Non voglio tornare a fare il commissario tecnico, ci mancherebbe altro, e non mi voglio sostituire al mio amico Gattuso, ma sono certissimo che anche lui avrà notato le qualità di Leoni e già sta pensando al modo di sfruttarle.
Qualcuno, a proposito del possibile trasferimento al Liverpool, obietta che finora questo ragazzo ha totalizzato solo 17 presenze nel campionato di Serie A. Non sono poche? No, rispondo. Non sono poche, perché in queste occasioni Leoni ha dimostrato quelle qualità che sono necessarie per arrivare lontano. Se uno è bravo, se uno ha la testa a posto, si capisce subito. Uno può avere 200 partite di Serie A nelle gambe, ma non possedere le doti che Leoni ha mostrato al primo campionato «da adulto». Il talento non ha età. La cosa fondamentale è che lui, Giovanni, sappia gestire bene questo momento. Guai a lui se si monta la testa, se crede di essere già arrivato, se pensa di poter allentare la presa. La corte che gli sta facendo il Liverpool è un premio alla sua umiltà e alla sua bravura, adesso tocca a lui non tradire queste aspettative.
È pronto Leoni per simili palcoscenici? Credo di sì. Magari dovrà imparare qualcosa, dovrà conoscere bene la nuova realtà, dovrà capire come si gioca in Premier, ma alla lunga non penso che possa andare incontro a problemi. L’importante sarà che gli venga concesso un periodo di apprendimento. Un po’ di pazienza, insomma. Non chiediamogli subito la luna e lasciamogli anche la possibilità di sbagliare. A diciotto anni qualche errore ci sta e può essere perdonato. E comunque Leoni, di errori, ne commetterà pochi. È uno tosto, che ha già imparato la lezione fondamentale: testa bassa e tanto lavoro".