Rossi, l'arrivo a Parma e retroscena United: "Pensavo fosse uno scherzo"

31.07.2025 17:34 di  Simone Brianti   vedi letture
Rossi, l'arrivo a Parma e retroscena United: "Pensavo fosse uno scherzo"
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© foto di Federico De Luca 2025

Giuseppe Rossi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha ripercorso i primi, difficili passi della sua carriera da calciatore, a partire da quel momento che avrebbe cambiato per sempre la sua vita: l’approdo al Parma da ragazzo. “A un certo punto della vacanza mio padre mi portava una settimana a Tabiano Terme a una scuola calcio estiva. Ci sono andato 3 anni e lì mi ha visto un osservatore del Parma”. Da quel momento si aprono le porte del professionismo, ma la scelta non fu affatto facile. “Decisione tosta? Tremenda. Dentro di me non volevo andare, ma non volevo deludere papà. E così io e lui ci siamo trasferiti a Salsomaggiore e mamma e Tina, mia sorella, sono rimaste a Clifton”.

Il distacco dalla famiglia, la barriera linguistica e le difficoltà scolastiche hanno reso quel periodo durissimo. “In casa parlavamo 40% italiano e 60% inglese, e a livello di scrittura soffrivo da morire, così come in francese e matematica. Ero timido, introverso, faticavo a fare amicizia e i professori pensavano che fossi lì solo per il calcio e non mi aiutavano”.

A tenerlo in piedi, solo il pallone. “Stavo bene solo in campo, era il mio rifugio, l’unico posto dove respiravo”. La svolta arriva con l’interesse di un club leggendario. “Lo United? Avevano un osservatore in zona, mi avvicina e mi dice che mi vogliono. Penso sia uno scherzo, è tutto vero. Un contratto importantissimo per 4 anni, e la possibilità di allenarmi con la prima squadra di quel club immenso”. Un racconto sincero e toccante, quello di Rossi, che mostra quanto sacrificio e dolore si celino dietro un sogno realizzato.

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