Nuovo Tardini: tante e belle le novità, ma il Parma potrebbe dover cambiare casa nei mesi dei lavori

22.10.2021 12:32 di  Rocco Azzali   vedi letture
Nuovo Tardini: tante e belle le novità, ma il Parma potrebbe dover cambiare casa nei mesi dei lavori

Nella giornata di ieri è andato in scena il confronto durato oltre 3 ore tra commissione consiliare fra i consiglieri comunali, il vicesindaco con delega allo sport, Marco Bosi, e i rappresentanti del club e dello studio di architettura Zoppini, al termine del quale sono stati compiuti ulteriori passi in avanti verso la realizzazione del nuovo Tardini. Di seguito vi elenchiamo alcuni punti focali oggetto di discussione:

BOCCIATO LO STRATAGEMMA ACUSTICO
Una delle peculiarità più accattivanti, però, è stata stroncata sul nascere dalla consigliera comunale del Pd Daria Jacopozzi, ovvero quella riguardante l'amplificazione acustica del tifo della Curva Nord e il conseguente depotenziamento di quello ospite, poichè "é contro la cultura sportiva e del fair play".

SCELTA DEI MATERIALI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Inoltre sono state fatte alcune considerazioni anche riguardo quelli che saranno nell'effettivo i materiali che verranno utilizzati per la costruzione e l'architetto Luca Medioli ha avanzato alcune possibili soluzioni per ovviare il problema dell'annidamento dei volatili nei cubi di acciaio Corten inizialmente indicato per la realizzazione dei rivestimenti esterni.

ADDIO TORRI FARO
Confermata la scelta di diminuire l'impatto luminoso, con l'abbattimento delle torri faro, e la scelta di non aumentare l'altezza complessiva dello stadio oltre i 25.5 metri attuali.

PARCHEGGIO SOTTERRANEO DI UN SOLO PIANO
Riguardo la realizzazione del parcheggio si è convenuti nella scelta di evitare interferenze con le falde acquifere, per cui sarà di un piano soltanto, anziché i due ipotizzati in principio, e sarà pubblico ed a pagamento nei giorni diversi dalle partite casalinghe della squadra.

ZONA ESTERNA
Nella piazzetta che verrà a crearsi di fronte all'impianto il Comune potrà ospitare mercati e funzioni pubbliche.

ATTIVITA' COMMERCIALI LIMITATE
Il vicesindaco è stato chiaro: le attività commerciali interne al Tardini saranno paragonabili "a una serie di negozietti di quartiere, perchè lo stadio deve rimanere una struttura sociale. Non faremo come a Reggio Emilia, dove è stato costruito un centro commerciale con un campo da calcio affianco". Saranno presenti zone bar e ristoro, aree retail, una parte adibita a museo ed un fitness center. La parte retail si lega alla tenuta economica finanziaria del progetto complessivo che si aggira sui 90 milioni di euro, dei quali 40 verranno sborsati dal presidente del club, Kyle Krause, ed i restanti attingendo alla linea di finanziamento aperta con il Credito sportivo.

MENO CODE E MAGGIORE SICUREZZA
Le fasi di accesso al pubblico saranno molteplici e situate nella grande area esterna l'impianto, così da decongestionare l'arrivo degli spettatori, al fine di evitare code ed assembramenti di varia natura.

TEMPI DI REALIZZAZIONE
Tema cruciale: la tempistica. L'obiettivo è, ovviamente, quello di arrecare meno disagio possibile alla comunità circostante. Previsto un cantiere monofase per 18/24 mesi: l'ipotesi sarà quella di chiudere il Tardini per un anno e mezzo, a cavallo di due campionati.