Juan Francisco Brunetta, voto 5,5: tanti assist, ma quante ingenuità! E quella traversa trema ancora...

15.05.2022 19:50 di Rocco Azzali   vedi letture
Juan Francisco Brunetta, voto 5,5: tanti assist, ma quante ingenuità! E quella traversa trema ancora...
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il campionato di Serie B è finito ormai da una settimana e mentre impazzano le lotte playoff e playout, per il Parma è già il momento di bilanci: tutti avrebbero voluto farli con il naso all'insù, pensando a programmare il ritorno in Serie A, ma la stagione ha avuto esiti molto diversi rispetto alle attese e oggi ci si trova a pensare alla seconda annata in Serie B. Come ultimo atto di analisi della stagione appena passata, ecco le attese pagelle del campionato appena trascorso, da chi ha seguito la squadra crociata in ogni sua uscita.

Il principe degli assist tra i crociati, ma potevano essere molti di più...
Un'annata controversa e dalle due facce quella di Juan Francisco Brunetta con la maglia del Parma, spesso protagonista nel bene e nel male. Le sue doti tecniche e le sue qualità da regista offensivo fanno sì che sia spesso coinvolto nel vivo del gioco, ma l'inesperienza ed un carattere piuttosto fumantino non lo agevolano nella gestione dei momenti cruciali, talvolta mettendolo sotto pressione. Il trequartista argentino è stato uno dei migliori ad inizio stagione, facendo ipotizzare che la squadra avrebbe potuto far affidamento su un potenziale davvero esplosivo là davanti con il suo estro e quello del Mudo Vazquez, al servizio dell'imprevedibilità di Man e Mihaila, con due attaccanti del calibro di Inglese e Tutino, tutti dei lussi per la Serie B. Poi però, nell'economia di un campionato, 6 assist ed un gol vanno a scontrarsi con un'espulsione inutile quanto ingenua, con tante ammonizioni per protesta, con un rigore sbagliato al 97° e con tanti palloni non dati a compagni meglio posizionati in frangenti importanti di gare sempre in bilico. Essere il miglior assistman della squadra non lo discolpa affatto, ma anzi attesta la discontinuità di rendimento del ragazzo, uno dei limiti che ne hanno condizionato il rendimento in queste due stagioni in crociato.

VOTO 5,5

L'apice: ad inizio campionato sforna assist a volontà
I due assist alla prima giornata contro il Frosinone e gli altrettanti nel successo di Pordenone illusero un po' tutti. In una squadra che ancora doveva trovare il vestito adatto per affrontare il campionato, Brunetta sembrava trovarsi sempre a suo agio, sia che venisse schierato nei 3 davanti, sia quando doveva svariare tra le linee, ma anche come mezzala d'inserimento. Peccato però che l'incantesimo si ruppe nel giro di breve.

Il punto più basso: dall'espulsione con il Vicenza al rigore sbagliato contro il Cittadella
In una stagione di più bassi che alti, ci sono stati diversi momenti in cui l'ex Godoy si è reso protagonista di episodi in negativo, a partire dalle gare contro SPAL (andata), Reggina e Brescia, solo per citarne alcune, nelle quali ha peccato più volte di egoismo, forzando il tiro in situazioni dove avrebbe potuto servire compagni meglio posizionati per trovare la via del gol. Ma l'espulsione per fallo di reazione contro il Vicenza è stato il simbolo di quanto ancora questo ragazzo deve crescere per poter competere a certi livelli: in una partita di fondamentale importanza per l'andamento del campionato - come lo sono state tutte, d'altronde, quest'anno per il Parma - non era ammissibile perdere la testa in quella maniera, rischiando di compromettere la vittoria che la formazione di Maresca stava gestendo. Poi l'errore dal dischetto a tempo scaduto con il Cittadella, nella sfida di ritorno, macchia inevitabilmente la sua annata. I tifosi ancora si domandano perché quel pallone così pesante non se lo sia preso un uomo con maggior esperienza e temperamento come Pandev o Vazquez, anziché il giovane e ribelle Brunetta, non ancora pronto, evidentemente, per gestire certe pressioni. Tanto talentuoso quanto discontinuo.

I numeri
26 presenze (15 da titolare), 1465 minuti giocati. Un gol, sei assist, sette cartellini gialli ed un’espulsione.