C. Lucarelli: "Il calcio è cambiato. Ogni ciclo ha i suoi metodi e le sue particolarità a seconda del periodo"

Il calcio è cambiato, “ma credo sia normale che le cose cambino”. Parola di Cristiano Lucarelli. L’ex bomber, oggi allenatore, ha ripercorso la sua carriera in un’intervista rilasciata a Sky Sport, tornando anche sul celebre rifiuto del miliardo per vestire i colori del suo amato Livorno. Lucarelli, però, ha raccontato anche la differenza tra il pallone di oggi e quello dei suoi tempi: “Anche noi calciatori di fine anni ‘90 e inizio 2000 eravamo diversi dai calciatori anni ‘80 e primi ‘90. Ogni ciclo ha i suoi metodi, le sue particolarità, le sue mode e i suoi modi di essere a seconda del periodo in cui si vive. Però secondo me devono esserci sempre delle basi oggettive nel fare il mestiere di calciatore. Il cambiamento che viene notato oggi è legato soprattutto ai social.
Una volta quello che succedeva nello spogliatoio era sacro e rimaneva privato, adesso dopo un secondo è tutto su Instagram e sui vari social. Prima un segreto rimaneva tale e i panni sporchi si lavavano in famiglia, oggi con i social non è più possibile mantenere qualcosa privato. L’altro grande cambiamento è il modo di stare insieme. Noi partivamo per le trasferte col pullman e durante il viaggio si giocava a carte, a briscola in cinque o a qualsiasi altro gioco. Si rideva, si scherzava, c’erano i cinque che giocavano più tutti gli altri intorno a guardare e a fare battute. Adesso invece quando i giocatori fanno il viaggio in pullman si mettono uno accanto all'altro con le cuffie e pur stando insieme si isolano. Dal punto di vista relazionale sono sicuramente cambiate le dinamiche dei rapporti negli spogliatoi”.