Carli: "Al rientro dopo il Natale staremo in ritiro. Testa bassa e pedalare"

22.12.2020 21:45 di Alessandro Tedeschi Twitter:    vedi letture
Carli: "Al rientro dopo il Natale staremo in ritiro. Testa bassa e pedalare"
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© foto di Federico De Luca

Marcello Carli ha così commentato la sconfitta di Crotone nel post partita, iniziando dal bilancio di questa prima parte di stagione: "Mi aspettavo di finire meglio, non abbiamo finito bene. La squadra dopo la gara contro la Roma aveva dato segnali diversi, perchè comunque ha fatto dei risultati, come ad esempio il pari con il Milan, la vittoria a Genova, sembrava che la squadra avesse intrapreso un percorso diverso. Di queste due ultime partite non siamo contenti. La realtà è questa, e questo ci deve far star male, purtroppo passiamo un Natale non buono, io personalmente lo passo brutto. Ora stacchiamo due o tre giorni e quando si rientra si andrà al Centro Sportivo, staremo in ritiro perchè dobbiamo migliorare nell’atteggiamento“.

I tanti cambi societari possono essere il motivo di questa fatica della squadra?
“Quello del cambiare rischia di diventare un alibi, io sono il responsabile, ho potuto lavorare, fare quello che avevamo in testa di fare, sappiamo che è un’annata difficile, che bisogna lottare per salvarsi, nessuno si illude che gli obiettivi siano altri, però dobbiamo migliorare al di là degli episodi che oggi non ci hanno premiato. Il primo responsabile sono io, dobbiamo fare di più. Oggi era una partita sporca, il Crotone si gioca la sua partita con le sue armi, dobbiamo giocare meglio queste partite; abbiamo preso due gol con troppa leggerezza, certo abbiamo avuto delle occasioni ma bisogna fare di più, non sono contento come non lo è nessuno. Il primo che deve mettersi in discussione sono io, testa bassa e pedalare”.

Ora si pensa al mercato: cosa dovrà fare il Parma?
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Il mercato è l’ultimo dei pensieri, se no rischia questo di essere un altro alibi. Dobbiamo crescere tutti, cominciando con i giovani che devono inserirsi velocemente e crescere in mentalità, capendo che in Serie A ogni pallone è il pallone della vita”.