Buffon: "Sto bene e ho fatto la scelta più giusta. L'ambizione era un'altra, siamo quattordicesimi"

28.11.2021 23:24 di Alessandro Tedeschi Twitter:    vedi letture
Buffon: "Sto bene e ho fatto la scelta più giusta. L'ambizione era un'altra, siamo quattordicesimi"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ai microfoni di Sky Sport, il portiere crociato Gigi Buffon ha così parlato della sfida pareggiata a Como, partendo dal terzo rigore parato in stagione: "Diciamo che mi dà la possibilità di poter fare una finta. Partendo dalla riga con una finta sono già fuori. E' un piccolo escamotage. Sto bene, mi sento bene e ho fatto la scelta più giusta. Perché la verità è che io ho sempre giocato per i miei compagni, per la società e per me stesso. Ma ho sempre giocato per la gente, per chi la mattina quando scendo in strada mi chiedono di portare la squadra in Serie A. E sono cose impagabili, delle quali mi nutro. Cose che fanno la differenza e mi fanno stare bene come sto".

Buffon è un fenomeno ma non para i rigori, dicevano:
"Io ho sempre dovuto con i luoghi comuni anche di fronte alle evidenze. Quando ci sono i numeri, mi sembra di essere molto lontano dal non essere un pararigori. Però bisogna accettarlo, stare zitti e lavorare. Che poi la vita ti da modo di rifarti. Guarda dopo Lecce, quando perdevamo 4-0 a fine primo tempo e mi tocca sentire due pappagalli che chiedono perché Buffon non ha smesso. Non ho smesso perché è un tempo che è andato male, e tutte le altre partite non contano? Ma io vivo di questo, mi dà energia. Dello stupidotto che dice una cosa e mi aggrappo a quella per fargliela pagare".

Daresti una mano in Nazionale? E sarebbe giusto dare tre giorni in più di ritiro?
"Alla seconda ti rispondo facilmente e ti dico di sì. Perché è impensabile che l'Italia possa stare 12 anni senza un Mondiale. Bisogna unire le forze e trovare la soluzione migliore per mettere in condizione i ragazzi di passare questo turno. Per quel che mi riguarda sono discorsi che non devo fare io, ho sempre accettato tutte le scelte con grandissima serenità. Ho sempre lavorato per il gruppo, sapendo quanto valgo".

Quando sei andato via dalla Juventus e hai visto il ritorno di Allegri. Ti aspettavi questa stagione?
"La parabola discendente penso che fosse evidente. Però è anche vero che l'arrivo di un allenatore come Allegri potesse far pensare che riuscisse a trovare la quadra giusta per ritrovare la Juventus degli ultimi anni. Se devo prendere individualmente i giocatori della Juventus, sono tra i primi 2/3 del campionato, non sono inferiori a Milan, Inter o Napoli. Poi c'è da capire se insieme riescono a fare gruppo e ad essere squadra".

Può essere che i senatori abbiano perso un po' di appeal?
"Penso che gente come Bonucci o come Chiellini andrebbero clonati. Come atteggiamento e leadership, come carisma e spessore ne ho incontrati veramente pochi come loro. E ci metto anche Barzagli. Nel mio ciclo c'era anche altra gente come Khedira o Mandzukic. Gente che quando era il momento cantava e portava la croce. Come normale che sia tutti i cicli finiscono e ora va dato tempo alla Juventus, perché in questi 9 anni ha fatto qualcosa di clamoroso. Era impensabile che di qui ai prossimi vent'anni potesse continuare su quei livelli. La vera differenza tra gli atleti e gli uomini la fa la quantità di calore che riesci ad esprimere, l'energia con la quale contagi gli altri. Sono cose che partono da dentro e dall'orgoglio, dal non voler essere secondi a nessuno e battere i luoghi comuni".

Chi può essere un senatore di questa Juventus adesso?
"Per me ci sono dei ragazzi, magari giovani per età ed esperienza, ma che potrebbero fare questo salto di qualità. Per me Chiesa può avere il carattere e lo spessore per poter diventare un punto di riferimento ed uno trainante. O Cuadrado, Danilo, Alex Sandro, sono tutti giocatori che hanno uno spessore durante la gara. Poi i più giovani devono seguirli".

Quando vieni al Club?
"Qua c'è da parare perché siamo ancora quattordicesimi e siccome l'ambizione era un'altra adesso lasciate che mi concentri su quello che dobbiamo fare bene, poi a maggio tiriamo le somme e vediamo".