Annoni: "Il Parma non andrà a Torino per farsi una passeggiata"

Enrico Annoni, ex calciatore del Torino e attualmente allenatore, a TorinoGranata.it ha presentato la sfida tra i piemontesi e il Parma, la prima della "nuova" Serie A: "Tanto dipenderà da come le squadre e il Torino in particolare avranno affrontato questi mesi di stop forzato del calcio. Il periodo è stato lungo e per quanto ci si possa allenare a casa non è mai come farlo al campo e tanto meno giocare. Le prime due-tre partite saranno un terno al lotto nel senso che tutti possono vincere con chiunque, secondo me. Poi sta alla rosa che si ha a livello tecnico fare la differenza. Le prime partite saranno un’incognita ed è difficile fare un pronostico. Per quello che mi auguro spero che il Toro possa vincere con il Parma e l’Udinese perché prima il Torino si toglie dalla zona pericolosa e meglio è. Il Parma prima dell’interruzione del campionato era una squadra che giocava bene, soprattutto in contropiede. Soprattutto nelle prime gare farà meglio chi ha sofferto di meno il fermo del campionato più che a livello fisico direi sul piano mentale”.
E sui crociati: "Il Parma non verrà al Grande Torino per fare una passeggiata, ma per portare a casa i tre punti, ma chi ha più interesse e voglia di conquistare punti vincerà e se guardiamo la classifica, sulla carta, dovrebbe essere il Torino. Baselli e Verdi sono assenze che pesano e la rosa del Toro non è folta, ma anche il Parma fa i conti con giocatori che hanno avuto infortuni (Sepe, Scozzarella, Laurini, Barillà, Hernani e Inglese, ndr). Come dicevo, è tutta questione di voglia e chi ne avrà di più metterà in campo un qualche cosa di più. Anzi, più di voglia, che tutti i professionisti ce l’hanno si deve parlare di concentrazione sull’obiettivo e chi lo è maggiormente può fare la differenza perché a livello fisico nessuno potrà esserlo al cento per cento a causa del lunghissimo periodo di stop, anche se ormai tutti hanno ripreso ad allenarsi, ma non è come quando si giocava con continuità e può essere un po’ come dopo la sosta per le vacanze estive, anche se in quel caso la sosta è di un mese o poco più mentre in questo è stata decisamente più lunga, oltre i due mesi".