Fuori Bernabé, chi sarà il cervello del Parma? Pecchia punta su Keita ed Estevez, con Cyprien fuori rosa
La notizia dell'infortunio di Adrian Bernabé è di certo una delle peggiori che il Parma potesse ricevere in questa fase delicata di campionato. Le lacrime al Tardini avevano già lasciato intuire che l'entità dell'infortunio fosse piuttosto grave e il responso dello staff medico del Parma ha confermato questa brutta impressione. I tempi di recupero per questo tipo di guaio muscolare potrebbero essere simili a quelli di Estevez (quindi circa 2 mesi) e richiedono anche un graduale reinserimento per evitare ricadute. Un'assenza che peserà tantissimo e che preoccupa i tifosi: quando Bernabé si è fermato tenendosi il muscolo, per qualche secondo al Tardini è calato il gelo, un silenzio interrotto solo dalla pioggia di applausi e di affetto per il numero diez. Bernabé quindi non ci sarà e per questo, invece che disperare, è giusto valutare e studiare le soluzioni alternative. La premessa di partenza è che un giocatore simile a Bernabé il Parma non lo ha. Non solo per talento, qualità e quantità, anche perché un giocatore come Bernabé è merce rara in questo campionato, ma soprattutto per caratteristiche.
In questo avvio di stagione, Pecchia ha sempre avuto le idee chiare, arretrando il raggio d'azione di Bernabé e consegnandogli le chiavi del centrocampo. La scelta di Bernabé mediano è stata a lungo criticata, perché lo allontana dalla porta e ne riduce il potenziale offensivo. Tuttavia, probabilmente Pecchia ha fatto di necessità virtù. Schierare Bernabé in mediana è stato finora l'unico modo per il tecnico crociato per riuscire ad avere un metronomo capace di dettare i tempi della manovra e dare qualità in prima impostazione. Bernabé era sempre la prima soluzione sia quando si abbassava vicino ai due centrali, sia quando si offriva in appoggio, e ha sempre dato opzioni di passaggio ai compagni, anche sotto pressione, ricevendo palla sui piedi e prendendosi grosse responsabilità. Un leader tecnico che ormai era leader a tutto tondo, capace con personalità di prendere in mano la squadra e gestire i ritmi. Quando poi al talento e all'intelligenza del ragazzo si è aggiunto il lavoro dello staff per migliorarne le qualità senza palla, Bernabé è diventato un centrocampista completo a cui ora si fatica a rinunciare. Insomma, la sua assenza si farà sentire e la squadra dovrà adattarsi alle caratteristiche di chi prenderà il suo posto. Ma a chi toccherà?
Un'opzione poteva essere Hernani, centrocampista dinamico e di qualità, con buone doti in impostazione, ma che al momento è anche lui ai box. In alternativa c'è Estevez, ma Nahuel è un giocatore molto più votato all'interdizione e alla fase senza palla. L'argentino, pur avendo ottime qualità, non ha la capacità di smistare e gestire che ha Bernabé. Le difficoltà si sono viste anche contro il Genoa, al di là dell'errore sul gol subito: senza Bernabé, la squadra non trovava sbocco per via centrale e non riusciva a dare la giusta accelerata. Tornando ai sostituti, a scalpitare ora è Mandela Keita: le buone prestazioni contro Juventus e Genoa hanno riacceso il ragazzo, che ora in questo momento così delicato deve prendersi la scena. La società ha investito molto su di lui e il belga ha dimostrato di avere qualità utili per questa squadra, ora è chiamato a diventare protagonista e dimostrare il suo reale potenziale. Pur essendo anche lui puramente un mediano di interdizione, soprattutto contro l'Empoli ha dimostrato di avere geometrie, magari meno in verticale rispetto a Bernabé, ma comunque preziose. Chiudiamo con chi, forse, in questo lavoro di prima impostazione sarebbe più simile a Bernabé. Fuori rosa infatti c'è ancora un Wylan Cyprien escluso a inizio estate ma per il quale mister Pecchia non ha mai escluso gradimento. Non garantirà particolare struttura e solidità, ma se ci soffermiamo sul sostituto in fase di impostazione lui è più che adatto. Tuttavia, al momento non è previsto alcun reintegro: Pecchia andrà avanti con quelli che ha, nella speranza di non perdere altri pezzi lungo il cammino.
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