Dejan Kulusevski, il ragazzino che ha stregato D’Aversa

08.09.2019 16:59 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Dejan Kulusevski, il ragazzino che ha stregato D’Aversa
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il giorno della firma con il Parma di Dejan Kulusevski, vi presentavamo il giovane talentino classe 2000 come un colpo che avrebbe sorpreso i più, grazie alla grande intelligenza tattica e il fulgido talento di cui l’ex Atalanta aveva già dato prova. Dopo una stagione impressionante in Primavera, culminata con la vittoria del campionato con la sua Atalanta e il premio di miglior giocatore, Kulusevski si affacciava per la prima volta nel calcio dei grandi, dopo aver accumulato un centinaio di minuti in Serie A, con tre spezzoni di gara contro Frosinone, Milan e Torino. Già dal ritiro di Prato allo Stelvio il giovane svedese ha conquistato Roberto D’Aversa, che in lui ha visto quel giocatore in grado di dare equilibrio al suo tridente, con Gervinho meno ligio ai rientri difensivi.

Kulusevski ha mostrato sin da subito duttilità, adattandosi alla grande al ruolo di esterno destro nonostante alla base sia una mezzala di inserimento. Contro il Venezia, all’esordio stagionale, D’Aversa ha schierato Kulusevski largo a destra nel tridente, ma nell’evoluzione della gara abbiamo visto come lo svedese ami giocare con i piedi dentro al campo, adattandosi spesso come trequartista, con Gervinho largo sulla fascia opposta e Laurini che saliva alto a fare quasi l’esterno puro. In fase di copertura invece, il ragazzino retrocedeva quasi sulla linea dei centrocampisti modulando lo schieramento crociato quasi con un 4-4-2. Con la Juve, all’esordio da titolare in Serie A, ha faticato (com’è normale che sia), non trovando quei guizzi che avevano illuminato gli occhi dei tifosi nel match di Coppa Italia. Guizzi che hanno trovato posto nella trasferta di Udine, quando con due assist tecnicamente impressionanti ha regalato l’1-1 e il 3-1 al Parma, in una gara che si era messa inizialmente male.
E’ ancora acerbo, non ha continuità nel corso dei 90 minuti, nei quali a più riprese si è preso pause, ma Kulusevski si è dimostrato sin da subito un elemento da tenere d’occhio e che sicuramente riuscirà a ritagliarsi tanti minuti in questo campionato