PL - Coly: "Ai playoff il Parma darà filo da torcere a tutti. A Cittadella si vince con umiltà"

09.04.2023 16:45 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Coly: "Ai playoff il Parma darà filo da torcere a tutti. A Cittadella si vince con umiltà"
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Mancano poche ore al confronto tra Cittadella e Parma. Domani le due squadre si affronteranno al Tombolato in occasione della trentaduesima giornata di Serie B.  Il Cittadella cercherà di ben figurare davanti ai propri tifosi per conquistare punti preziosi per la salvezza, mentre il Parma proverà a dare continuità all'importante vittoria ottenuta contro il Palermo nel turno precedente. Abbiamo fatto un'analisi del match con Mohamed Abdourahmane Coly, ex giocatore di entrambe le squadre. L'ex difensore senegalese ha giocato con la maglia del Cittadella in Serie B due stagioni, dal 2012 al 2014, mentre ha indossato la maglia crociata dall'estate del 2016 a dicembre del 2017, partecipando alla promozione della squadra crociata dalla Lega Pro alla Serie B con mister D'Aversa. Ecco le sue parole ai microfoni di ParmaLive.com.

Domani il Parma sarà impegnato a Cittadella. Che partita sarà?
"Sarà una gara difficile: il Tombolato è un campo ostico e il Cittadella ha bisogno di punti. Secondo me sarà una partita impegnativa perchè la compagine granata in casa è sempre battagliera. Il Parma dovrà arrivare in Veneto con tanta umiltà, se vorrà espugnare il campo di Cittadella, che da sempre è rinomato per essere tosto. Inoltre è noto che quando arrivano le grandi squadre, il Cittadella riesce a trovare quell'energia in più per poter fare il colpo. Siamo nelle battute finali della regular season e i punti valgono doppio. Ogni punto pesa, per questo entrambe le squadre cercheranno di aggiudicarsi la partita per ottenere continuità di risultato. Il Parma vorrà ambire alla qualificazione per i playoff, mentre il Cittadella vorrà conquistare punti preziosi in ottica salvezza, dopo molti anni passati al vertice. Quest'anno i granata hanno vissuto un campionato un po' più complicato e ora devono lottare per rimanere in categoria".

Come valuta finora i percorsi in campionato di entrambe le squadre?
"Il Parma è una squadra costruita per fare un campionato di vertice. E' noto che il campionato di B è difficile e ci sono squadre attrezzate, in egual misura come quella crociata, che stanno facendo anche loro fatica, come il Cagliari o il Benevento, che sta rischiando di retrocedere in C, e il Brescia. Quest'anno il campionato cadetto non è facile, anzi penso sia ancora più difficile rispetto agli anni passati. In cadetteria ci sono tante piazze importanti, però il Parma è una di quelle che sicuramente darà del filo da torcere a tutte nel corso dei playoff: la squadra ducale sarà una delle compagini da battere. Il Cittadella, invece, ha invertito la tendenza degli ultimi anni. Ad ogni modo la squadra granata sa stare anche in quelle zone della classifica, sa come fare squadra e sa come si esce da certe situazioni di difficoltà. L'ambiente di Cittadella permette di lavorare in maniera serena e sarà sempre sostenuto dai tifosi granata. Sicuramente la squadra veneta lotterà fino alla fine. Penso che il Cittadella possa salvarsi tranquillamente. L'allenatore della squadra veneta, Edoardo Gorini, è un mio caro amico: lui ha una giusta mentalità e conosce l'ambiente del Cittadella, sono sicuro che lui farà di tutto per portare a casa questa agognata salvezza. Spero il meglio per entrambe le squadre".

Finora il Parma ha subito 34 reti. Secondo Lei perchè?
"Non saprei il motivo di questo dato perchè non sono all'interno dell'ambiente per capire determinate dinamiche. Sicuramente quello difensivo è un aspetto che va curato e migliorato per raggiungere gli obiettivi prefissati. Posso dire che le migliori difese sono quelle che poi vincono il campionato. Ergo la squadra crociata deve lavorare fortemente su questo aspetto. Sinceramente non so con precisione quali siano le richieste dell'allenatore. So benissimo che Pecchia ha vinto lo scorso anno il campionato cadetto a Cremona. Lui è un allenatore esperto, bravo. Il tecnico ducale fa giocare la squadra. Penso che il Parma nel reparto avanzato abbia giocatori di qualità, probabilmente devono tutti quanti essere incentrati nella fase difensiva per subire meno gol. Sicuramente se si prendono diversi gol la causa non può esser fatta risalire solo ai difensori, ma questo aspetto dipende da tutta la squadra, è un aspetto generale.



Il Parma ha sempre creato molte occasioni ma non è riuscito a concretizzarle. Secondo Lei quali sono le cause?
"Io seguo sporadicamente il campionato cadetto. Ho notato che non c'è una vera e propria punta che gioca con continuità. A volte occorre dare responsabilità a un attaccante di fiducia per farlo sbloccare nei momenti di difficoltà. A volte la continua alternanza può togliere energie all'attaccante o metterlo in discussione. Non è facile ricoprire il ruolo dell'attaccante. Occorrerebbe dare più continuità a un determinato attaccante e affidargli il reparto offensivo per dargli sicurezza in modo che lui possa trovare fiducia".

Lunedì Bernabé non sarà presente in campo a Cittadella per squalifica. Quanto peserà l'assenza del giocatore spagnolo, vero punto fondamentale del centrocampo crociato? Con chi potrebbe essere sostituito?
"Non saprei chi possa sostituire Bernabé. So con certezza che lo spagnolo è un giocatore di qualità superiore alla categoria, secondo me lui farà strada. Bernabé è importante per il collettivo. Al contempo è vero che il Parma ha una rosa ampia di giocatori importanti, sicuramente Pecchia troverà il modo di sostituire il giovane centrocampista nel miglior modo possibile".

Quali sono i suoi ricordi di Parma? Ora di cosa si occupa?
"Ho tanti bei ricordi del periodo trascorso nella città ducale. Il Parma era la squadra che tifavo sin da quando ero bambino. Quando mi è stato proposto di indossare la maglia del Parma, mi ha fatto piacere e ho subito accettato. I ricordi sono tutti piacevoli per il campionato, per la bellezza dell'ambiente e l'importanza della città. Ora alleno i ragazzi 2008 del Cellatica, una squadra della Franciacorta. Noi ci stiamo togliendo diverse soddisfazioni, abbiamo fatto un bel campionato quest'anno. Sono rimasto nell'ambiente del calcio e amo ciò che faccio. In futuro vorrei proseguire la carriera da allenatore".

Cosa ne pensa della corsa playoff?
"La corsa playoff è arrivata nel momento più importante. Chi otterrà più continuità di risultati, avrà modo di aggiudicarsi un posizionamento favorevole. Secondo me saranno playoff equilibrati con squadre forti, quindi il fattore casa inciderà parecchio sull'andamento dei confronti. Spero che il Parma si posizioni nel miglior modo possibile. Per far ciò penso che i tifosi crociati possano sostenere i giocatori in questa importante parte finale di stagione e rivelarsi un valore aggiunto".

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