Keita: “Non mi interessano i trofei individuali, con Pellegrino ottimo rapporto. Mi dispiace per Leoni, ci parliamo spesso”
Intervenuto al canale Youtube della Serie A, il centrocampista del Parma Mandela Keita ha parlato di diversi compagni e amici. Utilizzando i commenti sotto ai suoi post Instagram, Keita ha parlato in una prima parte del premio di Man of the Match vinto contro la Cremonese, passando poi a Pellegrino e infine a Leoni, con cui ha legato l’anno scorso.
Il centrocampista belga ha iniziato così, parlando del trofeo da MVP vinto contro la Cremonese: “Non mi interessano i trofei individuali. Sono più un giocatore per la squadra, e non ero contento del pareggio. Era una partita da vincere, sono felice del premio ma sarei stato più felice dei tre punti. E’ comunque una ricompensa per il lavoro in campo. Voglio aiutare la squadra e i nuovi arrivati, il mio obbiettivo è far restare il Parma in Serie A. Abbiamo una bella squadra, nuovi giocatori, un nuovo allenatore, un ambiente positivo e spero di crescere come leader, anche sotto la costanza. Voglio dare sempre il massimo, migliorare e leggere meglio le partite. Ora conosco meglio la lingua e il campionato, quindi posso migliorare”.
Su Pellegrino: “Mateo da quando è arrivato lo scorso gennaio si è inserito bene. Era tutto nuovo, squadra, città, paese e compagni. Ho cercato di stargli vicino e di aiutarlo a capire tutto. Mateo è molto intelligente, è un bravo ragazzo e parla già perfettamente italiano. Dentro e fuori dal campo abbiamo un ottimo rapporto. Devo migliorare sugli assist per servirlo meglio. Spero di farglielo presto, e se continua così arriverà in alto”.
Su Leoni: “Io e Giovanni eravamo nuovi qua, siamo arrivati tutti e due per cifre importanti. C’era molta pressione, ma grazie al club ci siamo integrati. Eravamo sempre insieme anche in camera, parla anche molto bene inglese. Gio è molto maturo per la sua età e si vede anche in campo, mi dispiace per il suo infortunio, ci parliamo spesso. Già dall’anno scorso si vedeva la sua mentalità, è uno con i piedi per terra ma sa cosa vuole, che è la stessa identità del Parma”.
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