GdP - Testa alla Coppa Italia con l'idea di dosare le forze in vista del Pisa

Illudersi non serve: anche quest’anno il Parma sembra destinato a lottare fino all’ultimo per conquistare la permanenza in categoria. Difficile pensare a qualcosa di diverso. troppe le incognite e le criticità che continuano a emergere. Le ragioni? Si va dall’arrivo di molti nuovi giocatori, che devono ancora trovare una reale coesione, alla lunga serie di infortuni che sta condizionando le scelte dell’allenatore. A questo si aggiungono decisioni tecniche spesso obbligate e qualche errore individuale che pesa come un macigno. Insomma, gli elementi che complicano il cammino non mancano. Ora più che mai, però, il gruppo deve gestire con attenzione ogni energia, perché si avvicina un fine settimana molto impegnativo: giovedì è in programma la trasferta di Coppa Italia a Bologna, mentre lunedì il campionato mette di fronte il Pisa in uno scontro diretto per la salvezza.

In quest’ottica diventa inevitabile parlare di rotazioni. Guardando ai singoli, a Bologna dovrebbe esserci spazio per Troilo, destinato a saltare la partita di campionato per squalifica, mentre mancherà Plicco, fermato dal giudice sportivo proprio in Coppa. Purtroppo la sfida arriva in un momento poco favorevole, con diversi giocatori ancora in fase di recupero della miglior condizione – da Ondrejka a Oristanio, fino a Valeri – e altri assenti per problemi fisici, come Circati e Suzuki. Proprio per questo, però, la Coppa potrebbe trasformarsi in una preziosa occasione: un banco di prova per chi finora ha giocato meno e un momento utile per sperimentare soluzioni nuove, soprattutto in avanti. Questo scrive La Gazzetta di Parma.

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