Il romantico numero 10: la chance di Nicola Pozzi

Numero dieci sulle spalle ed accostamento a Pippo Inzaghi. Non credo potesse sognare una migliore accoglienza il nuovo attaccante gialloblu Nicola Pozzi. Presentato nella giornata di ieri, ha mostrato una umiltà lodevole, dichiarandosi pronto al duro lavoro e al sacrificio per conquistarsi il suo spazio nella rosa crociata. La sua carriera è stata all'insegna della mancata continuità, condita da sgraditi infortuni. Settore giovanile del Cesena, venne prelevato dal Milan che credeva nelle sue potenzialità. Poi il prestito in serie C al Napoli, dove deve affrontare il primo crack fisico. Poi Pescara ed Empoli.

Nella squadra toscana realizza ventotto gol in centotre presenze prima di finire alla Sampdoria dove passa cinque anni in cui non riesce ad affermarsi come protagonista, non collezionando un numero di reti importante, con anche una parentesi di prestito al Siena. L'età comincia a pesare sulla carriera del calciatore: Parma a ventisette anni può essere l'ultima grande occasione, quella che non torna più indietro. Nel passato la piazza ducale ha rispolverato talenti che sembravano ormai persi e rigenerato calciatori sfiduciati. In molti credono in lui che ha mostrato il giusto atteggiamento per l'inizio di questa nuova avventura. Poi, se qualcuno dovesse storcere il naso per la scelta del numero della maglia, è giusto ricordare il motivo: consiglio dell'Ad Leonardi e scelta del giocatore per dedicarlo alla figlia nata nel 2010. Lì non c'è discorso calcistico che regga.