Oosterwolde: "Obiettivo promozione. Mercato? Se ci saranno offerte le valuteremo"

02.01.2023 14:32 di  Rocco Azzali   vedi letture
Oosterwolde: "Obiettivo promozione. Mercato? Se ci saranno offerte le valuteremo"
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Jayden Oosterwolde si è concesso in una lunga intervista ai microfoni di VoetBalZone per ripercorrere le tappe della sua, sin qui, breve ma intensa carriera. Queste le parole del classe 2001 del Parma: "Ricordo quando dovevo unirmi alla prima squadra nel Twente, ma mi ruppi il menisco. L'anno del mio esordio, poi, fu caratterizzato dal Coronavirus. Era bello poter giocare in quegli stadi grandi, ma erano quasi sempre vuoti. Alla mia seconda stagione da professionista, poi, fu anch'io contagiato e ci misi tanto per riprendermi del tutto".

In quale ruolo ti trovi meglio?
"Sono un terzino sinistro, con buone doti in fase offensiva. Nelle giovanili ho sempre giocato come ala sinistra o attaccante e sono sempre stato capocannoniere a fine stagione, ma il mio allenatore mi vedeva come terzino ed alla fine aveva ragione. Mi sono ispirato sempre a Royston Drenthe quando giocava nel Real Madrid. Sapevo che dovevo migliorare nella fase difensiva e l'Italia era il posto giusto per completare questo percorso. Penso di essere migliorato sotto questo aspetto".

Com'è nata la trattativa che ti ha portato a Parma?
"Lo scorso gennaio mi cercarono tante squadre, tra le quali il Parma: era il mio sogno fare un'avventura all'estero e decisi di accettare. Il progetto che mi propose la società era ottimo, anche per le prospettive di un mio sviluppo. In passato questo club è stato grande in Italia e in Europa".

Come sono stati i tuoi primi mesi in Italia?
"Piuttosto duri, ho dovuto imparare in fretta la lingua: in squadra nessuno parlava l'inglese, nemmeno l'allenatore. In Olanda mangiavo di tutto, qui soprattutto pasta e pizza. Era la prima volta che abitavo da solo, mi mancava la mia famiglia. Ora mi sento più a mio agio e se ho due giorni liberi torno sempre a casa in volo, ma capita di rado. Qui ci alleniamo di più e ci sono più partite rispetto dov'ero prima. Non ho alcun rimpainto".

Com'è giocare al Tardini e vivere a Parma?
"In Olanda la gente viene solo per guardare la partita, qui, invece, urlano tutti , dai giovani ai vecchi. Ci si lascia molto più trasportare, si vive in maniera più intensa il calcio. In strada mi riconoscono e mi chiedono una foto".

Com'è stato il cambio di allenatore?
"Pecchia ha molta fiducia in me e io con lui sto bene. Lui è molto diverso rispetto Iachini, sia nei rapporti, ma anche tatticamente. Crede che io possa diventare un ottimo terzino sinistro".

Quali sono i vostri obiettivi di squadra quest'anno?
"Puntiamo alla promozione. Dove sarebbe il Parma in Eredivisie? Non so dirlo, ma penso che daremmo fastidio a molte squadre".

Come ti trovi con i veterani della squadra?
"Ovviamente conoscevo già Buffon perché lo vedevo in tv, Ansaldi è l'uomo più dolce che conosca, una figura paterna. È molto religioso e lo sono anch'io, quindi mi sono subito sentito bene. Questi campioni sono tali perché rimangono loro stessi. All'inizio mi chiedevano in tanti un videomessaggio di Buffon o la sua maglia o i guanti, e lui lo ha sempre fatto. È fantastico averlo come compagno di squadra. Il modo in cui Gigi viene accolto dagli italiani non è normale. È il re ovunque!" 

Molti club si stanno interessando a te.
"Fa piacere, vedremo cosa succederà nella prossima finestra di mercato. Per ora mi concentro ancora sul Parma, ma se arriverà la squadra giusta sicuramente valuteremo".

Dove ti vedi tra 5 anni?
"Vorrei giocare in Premier League e nella nazionale olandese! Da bambino guardavo sempre il calcio inglese, è semplicemente la migliore competizione del mondo. Mi sento un olandese, anche se sono stato spesso avvicinato da Suriname e Indonesia".

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