Cherubini: "Esonero di Pecchia la decisione più sofferta, rimane il suo grande lavoro. Tutti abbiamo avuto paura di retrocedere"

19.06.2025 13:54 di  Simone Brianti   vedi letture
Cherubini: "Esonero di Pecchia la decisione più sofferta, rimane il suo grande lavoro. Tutti abbiamo avuto paura di retrocedere"
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© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Federico Cherubini, CEO del Parma Calcio, ha rilasciato una lunghissima intervista alla Gazzetta di Parma, dove ha parlato a 360° di svariati temi, a partire dalla salvezza conquistata a Bergamo: "Quel giorno ha rappresentato un momento decisivo non solo della stagione, con l’agognata salvezza, ma anche del progetto di medio-lungo termine del club. È evidente che una malaugurata retrocessione avrebbe compromesso, o come minimo rallentato, quel processo di crescita che è il nostro obiettivo

Sulla paura di poter retrocedere: "Diciamo la verità: tra febbraio e marzo abbiamo avuto tutti paura, pensando alle ultime giornate del calendario. E invece abbiamo ottenuto i punti della salvezza proprio nelle gare sulla carta più difficili. Ecco perché Bergamo resterà a lungo tra i ricordi più belli dei tifosi: perché ha chiuso un finale di campionato carico di emozioni. E ci ricorderemo per sempre tanti altri bei momenti: la partita con la Juve, quella con il Napoli, quella di Roma con la Lazio. Quante belle emozioni. Tutto merito del grande orgoglio che abbiamo dimostrato. Tutti: i calciatori, lo staff, la società".

Sul bilancio della stagione: "Molto positivo. Anche perché non c’è stata solo la salvezza della prima squadra maschile, ma anche la promozione in A del Parma Women e la promozione della Primavera nel torneo “Primavera 1”, due grandi risultati".

E un debutto a Parma non proprio felicissimo: "Ho debuttato con Parma-Lecce, la sera della contestazione dei tifosi. Li ho capiti, perché il Parma era reduce da una striscia estremamente negativa. Ma già della partita successiva in casa, con la Roma, ho ritrovato un Tardini “caldo”, con un’atmosfera bella, positiva. Lo hanno percepito anche i ragazzi: e hanno restituito ai tifosi il massimo impegno e un grande finale di stagione".

Sull'esonero di Pecchia: "Decisione molto sofferta, sia da parte mia che della proprietà, che ha sempre avuto un legame forte con l’allenatore. In certe situazioni, è inevitabile: alle carenze di risultati il sistema calcio reagisce puntualmente sostituendo gli allenatori. Non sempre questo produce effetti positivi: ma resta la “medicina” che viene più spesso somministrata, per curare il “malato”. A me è dispiaciuto molto, perché ero a Parma da dieci giorni e il mio primo obiettivo era dare continuità al progetto che era stato iniziato: ma, a quel punto, dovevamo per forza fare qualcosa. L’esonero non intacca di una virgola la qualità del grande lavoro che Pecchia ha fatto con il suo staff, che resterà per sempre nella storia del Parma".

Su Chivu: "C’era bisogno di qualcuno che rappresentasse una rottura rispetto a Fabio. Siamo stati fortunati a incontrare nel nostro cammino Cristian, per tanti motivi: uno, di cui si è parlato poco, è rappresentato dalla sua abilità nel costruire in un giorno uno staff vincente, con persone che non avevano mai lavorato con lui". 

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