Bernabé sì o Bernabé no? Il talento spagnolo può essere il jolly dalla panchina per Chivu

24.05.2025 11:06 di  Simone Brianti   vedi letture
Bernabé sì o Bernabé no? Il talento spagnolo può essere il jolly dalla panchina per Chivu
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Adrián Bernabé è tornato. Dopo settimane difficili, segnata da infortuni e condizione precaria, il centrocampista spagnolo è finalmente rientrato in campo, anche se solo per uno scampolo di partita contro il Napoli. Un rientro simbolico, sì, ma anche carico di significati per un Parma che si aggrappa alla qualità dei suoi uomini migliori nella volata salvezza. E Bernabé, quando sta bene, è il centrocampista di maggior talento e fantasia a disposizione di Chivu.

Ma proprio quel “quando sta bene” resta il nodo attorno al quale ruota ogni decisione. I problemi fisici che hanno tormentato la sua stagione sono stati molteplici e il minutaggio limitato nell’ultimo turno è il segnale che, al momento, non è ancora pronto per reggere l’urto di 90 minuti da protagonista. Ecco perché, alla vigilia del prossimo impegno, resta il dubbio: Bernabé dal 1' o ancora una volta arma tattica a gara in corso?

Il tecnico gialloblu sembra orientato verso la seconda ipotesi. Anche perché i numeri e i precedenti lo confortano. Contro l’Inter, in una delle gare più significative della stagione, lo spagnolo è entrato nella ripresa e ha cambiato volto alla squadra, segnando il gol del pareggio - il suo primo in Serie A - e dando impulso a una rimonta insperata. Una prestazione che ha confermato una tendenza: il classe 2001 sa essere decisivo quando le energie calano e gli spazi si allargano. Il suo ingresso a gara in corso, oltre a garantire freschezza, alza il tasso tecnico della mediana e permette al Parma di gestire meglio il possesso o di alzare il ritmo nella ricerca del gol.

In una partita dove ogni dettaglio può fare la differenza, la gestione delle risorse sarà fondamentale. E Chivu, che una settimana fa al 'Tardini' ha trovato risposte positive da un centrocampo più muscolare con Sohm, Keita e Hernani, potrebbe confermare quel trio, affidandosi a Bernabé come carta per il secondo tempo. Un asso nella manica, da calare nel momento giusto per scardinare le difese o prendersi la scena quando la lucidità degli avversari inizia a vacillare.

Il futuro immediato del Parma passa anche da scelte del genere: dosare il talento con intelligenza, proteggere i giocatori più fragili fisicamente e sfruttarli al massimo nei momenti cruciali. Bernabé resta un punto fermo del progetto tecnico, ma il suo impiego va calibrato con attenzione. Per ora, più che da protagonista assoluto, il suo ruolo sembra essere quello del jolly. E in una corsa salvezza dove ogni dettaglio conta, può bastare.

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