4 reti subite da calcio piazzato: errori di reparto o individuali? Servirà maggiore attenzione

04.11.2020 11:52 di Alessandro Tedeschi Twitter:    vedi letture
4 reti subite da calcio piazzato: errori di reparto o individuali? Servirà maggiore attenzione
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nel calcio moderno i calci piazzati sono fondamentali e spesso l'unico modo per sbloccare le gare e non vale più la regola del "buttiamola in area e vediamo cosa succede". Ogni calcio piazzato è a lungo studiato sia in fase difensiva che in quella offensiva, basti guardare i numerosi schemi che il Parma prova da calcio d'angolo e che spesso fanno storcere il naso ai tifosi. Con mister D'Aversa andavano sul pallone un destro ed un mancino, per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria, con Liverani invece spesso e volentieri si va a giocare il due contro uno sull'esterno o nel caso di una difesa rapida a raddoppiare la palla fuori per il cross dalla trequarti contro una difesa in uscita. Perché però il Parma subisce così tanto da calcio da fermo in questo avvio di stagione?

Nelle prime uscite stagionali il Parma ha abbozzato una difesa a zona sui calci d'angolo, abbandonata però dopo il match di Bologna, quando i rossoblu sono riusciti a trovare una spizzata sul primo palo per l'accorrente Soriano sul secondo. Eppure gli effetti non sono migliorati nelle gare a seguire, con le reti subite contro Udinese, Spezia e Inter, e quella sventata sulla riga contro l'Hellas Verona. Contro l'Udinese è toccato a Laurini perdere la marcatura nei confronti di Samir: l'esterno francese ha deciso di guardare l'uomo e non il pallone fino all'ultimo secondo, ma contro un avversario fisicamente più prestante e abile nel trovare il tempo è stato sovrastato per una botta a colpo sicuro. Diversa la situazione contro lo Spezia, quando Gagliolo e Chabot sono partiti dal limite dell'area per arrivare a colpire in corsa: il centrale crociato non è riuscito a trovare l'anticipo sul difensore dei liguri, finendo per arrivare con troppa velocità al punto d'impatto dove a Chabot è bastato allargare il braccio per allontanare Gagliolo. 

E veniamo alla sfida con l'Inter, con quella rete a tempo scaduto che ancora brucia. La linea difensiva crociata ha atteso fino all'ultimo prima di scappare verso la linea di porta, ma questo ha permesso a Ivan Perisic di andare in anticipo su Roberto Inglese, che da dietro non ha potuto neppure contrastare il croato. Da segnalare però come la palla messa da Kolarov fosse veramente con il contagiri: appena più corta sarebbe stata intercettata da Iacoponi, primo uomo della linea, appena più lunga sarebbe arrivata la deviazione di Inglese. 

Tanti errori individuali dunque, che alla lunga fanno sembrare il reparto difensivo crociato troppo vulnerabile. Servirà maggiore attenzione e cattiveria ai minimi dettagli per non subire più da calcio piazzato, e l'esperienza e la fisicità di capitan Bruno Alves saranno in questo un valido alleato, in attesa dei nuovi Osorio e Valenti.