PL - Velluzzi (GDS): "Cagliari più forte del Parma ma occhio alle assenze e alle ripartenze dei crociati"

@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA
14.09.2019 12:17 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
PL - Velluzzi (GDS): "Cagliari più forte del Parma ma occhio alle assenze e alle ripartenze dei crociati"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Insidefoto/Image Sport

Intervistato dalla redazione di ParmaLive.com, il giornalista della Gazzetta dello Sport Francesco Velluzzi ha parlato di Parma-Cagliari di domani:

Quella del Cagliari è stata una partenza in salita. C’è stata troppa pressione?
“Credo che si sia un po’ esagerato nel definire un disastro la partenza del Cagliari. E’ stata una falsa partenza la squadra che ha perso giocando male la prima partita contro il Brescia del presidente Cellino, l’ex numero uno del Cagliari, che ha fatto storcere il naso in città e nell’ambiente. Con l’Inter, che non ha giocato bene, il Cagliari ha fatto una partita onesta, che aveva raddrizzato col gol di Joao Pedro. Adesso però bisogna fare punti perché nelle prossime quattro partite ha Parma, Genoa, la trasferta di Napoli che sarà complicata e il Verona in casa."

Si è fatto male Nainggolan in questa settimana, a cui vanno sommati gli infortuni di Cragno e Pavoletti:
“Cragno tornerà a gennaio, Pavoletti non penso prima di marzo perché oltre alla rottura del crociato c’è una lesione al menisco”.

Senza Nainggolan Maran ridisegnerà il centrocampo del Cagliari?
“Il problema più grosso di Maran è la gestione dell’abbondanza in mezzo, dove deve far giocare quattro giocatori con otto a disposizione, considerando che Joao Pedro è ormai una punta. La perdita di Nainggolan è sicuramente molto importante perché dà qualità ma anche molta sostanza e ritmo, è un leader naturale. Il Cagliari ha un giocatore di raccordo come Ionita a cui è difficile rinunciare perché si fa il mazzo più di tutti nel recupero palla, nel lavoro di sfiancamento e quindi il fiore all’occhiello di Maran, ovvero la gestione del gruppo, sta diventando difficile per la tanta abbondanza di buoni giocatori”.

Simeone è il degno sostituto di Pavoletti?
“No. Il sostituto di Pavoletti è Cerri, però fino ad ora non ha fatto bene e ha avuto la sua occasione con l’Inter, essendo lui l’attaccante per caratteristiche più simile a Pavoletti, senza sfruttarla. Il Cagliari ha investito tanto su Simeone che è un capitale del club visto l’investimento di Giulini, che vorrebbe arrivare fra le prime dieci. Partirà Simeone con Joao Pedro, però il sostituto ideale di Pavoletti è Cerri”.

Cerri che lo scorso anno partì titolare a Parma:
“E’ vero, partì titolare a casa sua ma non fece bene. Fu una partita che il Cagliari giocò male e subì Gervinho che fece qualcosa di straordinario e fu sconfitto”.

Parliamo un po’ del Parma, come può fare male la squadra di D’Aversa al Cagliari?
“Credo che il Cagliari sia più forte del Parma in questo momento, ma i crociati sono una squadra molto quadrata e ben preparata da D’Aversa. E’ chiaro che il Parma sia fortissimo nelle ripartenze, lo si è visto anche a Udine dove con tre tiri in porta ha ribaltato una partita che l’Udinese aveva giocato bene conducendo una gara d’attacco e dispendiosa. Quando il Parma riparte non ce n’è per nessuno perché vanno a una velocità terribile, e a Udine si è visto anche questo nuovo innesto, Kulusevski che ha trainato la squadra insieme a Gervinho”.

Un pronostico?
“Mi rifaccio alle parole di Massimo Gobbi che ho intervistato ieri sulla Gazzetta dello Sport, che ha iniziato la carriera in Serie A col Cagliari e l’ha chiuso con il Parma. E’ difficile fare un pronostico, vedo il Cagliari leggermente favorito perché vedo una partita molto attenta, diversa anche per via di Udinese-Parma che avrà creato delle contromisure per neutralizzare i crociati. Mi aspetto una partita equilibrata tatticamente. Il Cagliari ha molta qualità ma bisogna vedere come avrà assorbito le assenze dei suoi giocatori più importanti, tra cui Nandez che credo dovrà rifiatare. Il Cagliari potrebbe tornare all’antico rispolverando Cigarini, Ionita titolare fisso. Anche il cambio di portiere potrebbe aver creato qualche sconquasso, con Rafael che avrebbe meritato una chance, queste cose incidono nello spogliatoio”.