PL - Giandebiaggi: "De Zerbi e D'Aversa bravi, occhio a Boga. VAR? Va perfezionato"

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14.02.2020 13:35 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
PL - Giandebiaggi: "De Zerbi e D'Aversa bravi, occhio a Boga. VAR? Va perfezionato"

A due giorni dalla sfida contro il Sassuolo, la redazione di ParmaLive.com ha intervistato l'ex crociato e neroverde Marco Giandebiaggi, con cui ha commentato l'avvicinamento al derby di domenica e alcuni temi caldi in casa Parma.

Che partita sarà?
“Credo che a questo punto della stagione sarà una partita con le caratteristiche della squadra di De Zerbi, una squadra che parte dal portiere come costruzione del gioco. Il Parma, rispetto all’anno scorso, sta giocando molto più palla a terra, e la posizione di classifica penso porti ad una gara aperta ad ogni risultato, spettacolare, con entrambe che proveranno a vincere. Il Parma, più del Sassuolo, ha la possibilità di qualificarsi per l’Europa, e visto che Milan e Napoli stanno facendo fatica c’è questa opportunità. Credo che il Parma debba giocare senza pensieri, con la voglia di vincere. L’atteggiamento è quello giusto”.

Di fronte ci saranno due tecnici giovani ma molto diversi per idee di gioco:
“Visto il Parma dell’anno scorso, la forbice si è un po’ assottigliata rispetto al Sassuolo. Lo scorso anno era un Parma che sfruttava molto la ripartenza, con Inglese che faceva sponde. Abbiamo ottenuto dei risultati, ma non attraverso il gioco. Quest’anno invece sì, siamo bravi in ripartenza e come qualità con innesti come Kulusevski, con Kucka da inizio anno, quest’anno credo si avvicinino un po’ di più, fermo restando che credo De Zerbi abbia propensioni più offensive nello schieramento. Entrambi si sono adattati ai giocatori, De Zerbi ha cambiato la squadra in corsa. Sono due giovani emergenti che stanno facendo bene, se continueranno con questi risultati potremmo vederli in piazze con ambizioni diverse”.

La maggior qualità espressa dal Parma viene anche da un reparto, come quello del centrocampo, in grande crescita:
“La crescita è generale. Consideriamo la difesa, con Gagliolo e Iacoponi che si sono confermati. Ripeto, al primo posto per quanto riguarda la differenza fra l’anno scorso e questo, è che giochiamo più palla a terra e il centrocampo, oltre all’innesto di Kulusevski, è un'arma fondamentale. Kucka è un giocatore da grandi squadre e lo testimonia ogni settimana: ha qualità, personalità, esperienza. Hernani sta crescendo, era partito un po’ in sordina, Scozzarella che ha fatto vedere ottime cose, l’innesto di Kurtic, è sicuramente un centrocampo di qualità. Molto però è passato da Kulusevski che è determinante pur avendo 19 anni: ha una qualità che ha permesso di fare il salto. Gervinho è un terminale che mette in difficoltà con le progressioni, Kulusevski ha determinato più la qualità delle giocate. I punti sono quelli dell’anno scorso più o meno, ma la maggior qualità arriva dal centrocampo e da Kulusevski”.

Abbiamo parlato di Gervinho e la domanda è d’obbligo: ieri è stato riaggregato in gruppo, scelta giusta?
“Per poter giudicare dovrei sapere veramente come stanno le cose. Se è stato lui a chiedere di andar via, o la società, o chissà cosa. Se lui ha avuto questa offerta, che ci sta nel mondo del calcio, per entrambe le parti in causa, il suo errore è stato non presentarsi agli allenamenti. Io sono stato giocatore, se avessi avuto un’offerta ne avrei parlato con la società, la quale mi ha permesso di rilanciarmi, dove mi è stato permesso di giocare a certi livelli. Non voglio esprimermi perché non so i retroscena, l’errore è stato non presentarsi agli allenamenti. Il perdono è giusto: c’è un interesse comune, chi sbaglia paga ma in certi termini, non ha senso lasciarlo andare. Può aver sbagliato i tempi e i modi, ma è un giocatore del Parma, e, se ha chiesto scusa, nel mondo dello sport ci sono state altre situazioni da condannare e non credo sia questo il caso. Il Parma ha fatto bene, se è stato solo un episodio, come in tutte le famiglie ci si perdona”.

Veniamo da una settimana in cui si è parlato molto di arbitri: c’è il rischio che ci sia ancora qualche scoria?
“Le scorie non credo. C’è stato questo atteggiamento irrispettoso dell’arbitro ma che domenica è capitato a noi e da domani capiterà ad altri. Quando il protagonista vuole essere l’arbitro lo spettacolo viene meno. L’errore ci può stare e si accetta, ma a patto che lui lo vada a vedere. Io seguo gli sport americani, e gli arbitri quando c’è un errore lo vanno a vedere. E’ anche una cultura diversa, in Italia c’è sempre stata sudditanza verso le squadre più grandi, poi si può discutere sul fallo o non fallo, ma lo vai a vedere. Quando il VAR è stato introdotto ero a favore, ora vedendo com’è adesso, è controproducente. Va perfezionato. Aiuta, a volte se ne abusa, ma deve essere uno strumento migliorato. Vediamo il rigore dato ieri alla Juve: fosse capitato a favore del Parma avrei detto la stessa cosa. Come fa un calciatore a saltare senza l'aiuto delle braccia? Bisogna avere tutti lo stesso intento, se il fallo di mano va rivisto, li rivedono tutti. A volte lo utilizzano a loro piacimento, può essere penalizzato il Parma o altre squadre. Il Parma, seppur l’ingiustizia subita, penserà alla prossima gara anche perché ogni domenica ci sarà un episodio controverso, a favore o contro. L’arbitro può sbagliare e in questo caso il nervosismo poteva starci nel post partita, ma ora è un episodio archiviato”.

Nel Sassuolo chi teme di più?
“Il collettivo. Il Sassuolo è una squadra con un collettivo importante, che fa del gioco di squadra la forza. Il giocatore del momento è Boga, nell’uno contro uno è il miglior giocatore del campionato italiano e ora vede anche la porta. Va tenuto d’occhio, sperando che non sia in giornata”.

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