PL - Santurro: "In prima linea perché sentivo le responsabilità. Rinnovo? Mi è stato proposto, ma..."

04.07.2023 12:24 di  Rocco Azzali   vedi letture
PL - Santurro: "In prima linea perché sentivo le responsabilità. Rinnovo? Mi è stato proposto, ma..."
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Pochi giorni fa è scaduto il contratto di Antonio Santurro: l'accordo con il quarto portiere del Parma tornato in Emilia lo scorso novembre non è stato rinnovato ed ora il classe '92 sarà libero di accasarsi altrove. La redazione di ParmaLive.com ha voluto dare voce al ragazzo e di seguito vi proponiamo l'intervista realizzata.

Speravi nel rinnovo oppure sapevi già che la tua avventura-bis in crociato si sarebbe chiusa al termine della stagione?
"Il rinnovo mi è stato proposto dalla società, ma ho preferito declinare l'offerta perché volevo provare a mettermi in gioco da protagonista. Mi sento bene fisicamente ed inoltre con la nazionale potrei ancora avere la possibilità di disputare le Olimpiadi l'anno prossimo, per cui ora ho l'esigenza di avere quella continuità che naturalmente a Parma non avrei avuto. Sarebbe stato molto semplice per chiunque accettare il rinnovo, ma ho ritenuto più giusto fare un altro tipo di scelta per la mia carriera. Ci tengo a ringraziare il club, Pederzoli, Pecchia e tutto lo staff".

Nel tuo futuro c'è già qualcosa di scritto o l'estate porterà risposte in tal senso?
"Per ora no, diciamo che con l'estate si capirà. Ci sono state delle proposte dalla Serie C, ma ad ora il mercato è complicato visto le complicazioni nelle iscrizioni...".

C'è rammarico per non essere riuscito ad esordire?
"No, non direi rammarico, c'erano delle gerarchie e le conoscevo. Ovvio che mi sarebbe piaciuto, sarebbe stata la chiusura di un cerchio iniziato con le giovanili".

A fine gara eri sempre in prima linea nei confronti con la tifoseria. Sentivi responsabilità particolari all'interno dello spogliatoio vista la tua esperienza ed il tuo passato nelle giovanili?
"Chiaramente sentivo tanto la responsabilità, essendo io di Parma ed uno dei giocatori con maggiore esperienza. Ma così come me anche Corvi era sempre in prima linea, anche lui, come me, è un ragazzo della città e sentiva a cuore la causa".

Quanta delusione c'è per non essere riusciti a centrare la promozione? Cosa non ha funzionato secondo te?
"Tanta, dispiace parecchio dopo essere arrivati così vicini al traguardo. Forse non siamo stati maturi al punto giusto nei momenti decisivi, ma parliamo di un club e di una squadra che senz'altro ha gettato le basi per riprovarci nella prossima stagione. Il Parma ha una società molto forte alle spalle ed i tifosi possono stare sereni in tal senso".

Era stato fatto fatto un patto all'interno del gruppo in ottica Serie A?
"No, non che io sappia. La mancata promozione non intaccherà gli equilibri e le basi gettate quest'anno con Pecchia e lo staff".

Ci racconti un aneddoto che ti è rimasto impresso di quest'anno?
"Ogni giorno arrivare al campo di Collecchio per me era motivo di orgoglio. Come già detto, per me che sono di Parma, potermi allenare con questa maglia era come realizzare un sogno che coltivavo da bambino. Ci tengo poi a ringraziare i tifosi che nonostante le difficoltà ci sono sempre rimasti vicini e si percepiva all'interno dell'ambiente questo senso di unità, sono stati incredibili lungo tutta la stagione".

Il tuo rapporto con Buffon: com'è stato allenarsi con uno come lui? E sul suo futuro, cosa ci puoi dire?
"Il rapporto è stato eccezionale. Parliamo di una persona incredibile che è in grado di mettersi al livello di chiunque si trovi di fronte, umanamente parlando è fantastico, considerando i traguardi che ha raggiunto in carriera. Sul suo futuro ho una sensazione, ma la tengo per me...".

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