PL - Di Chiara: "Al Franchi sarà una gara tutta da giocare. Auguro al Parma di tornare ai livelli di un tempo"

06.12.2023 16:20 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Di Chiara: "Al Franchi sarà una gara tutta da giocare. Auguro al Parma di tornare ai livelli di un tempo"
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© foto di Federico De Luca

Questa sera il Parma affronterà la Fiorentina al Franchi, nella gara valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia. La squadra crociata, che nei turni precedenti ha eliminato Bari e Lecce, si confronterà con i viola, al loro esordio stagionale nella competizione . Che gara si disputerà al Franchi? Lo abbiamo chiesto a Alberto Di Chiara, illustre ex difensore delle due squadre, con cui abbiamo analizzato alcuni aspetti e fattori inerenti il confronto tra le due compagini. Ecco le sue parole ai microfoni di ParmaLive.com.

Per gli ottavi di finale di Coppa Italia il Parma sarà impegnato al Franchi contro la Fiorentina. Che gara si aspetta?
"Fiorentina-Parma sarà una gara da vedere. Le due squadre nei rispettivi campionati stanno facendo bene: i viola sono a ridosso della zona Champions, mentre i crociati sono primi a pari punti con il Venezia nella classifica di Serie B. Sono due squadre in piena forma, tra le due il Parma è la squadra che ha meno da perdere. Dal punto di vista psicologico può giungere al Franchi e cercare di mettere in difficoltà la Fiorentina, che sulla carta è superiore dal punto di vista tecnico. Per questi motivi la partita del Franchi potrebbe presentarsi molto spettacolare per certi aspetti; lo si spera per chi vedrà la partita. Secondo me può succedere di tutto. E' opportuno ricordare, inoltre, che entrambe le squadre nel prossimo turno dei rispettivi campionati giocheranno partite impegnative: la Fiorentina incontrerà la Roma di Mourinho, sfida importante per il posizionamento Champions e per l'Europa, mentre il Parma sfiderà il Palermo, quindi sarà uno scontro diretto per la promozione. Le due squadre penseranno sicuramente anche ai prossimi impegni dei rispettivi campionati. Però il turno di Coppa consente di andare ai quarti di finale, quindi sarebbe una soddisfazione immensa per le due compagini. La Coppa Italia non è una competizione da snobbare".

Dopo il Lecce, l Parma affronterà nuovamente una squadra di Serie A. Quanto potrà incidere la differenza di categoria sull'esito della gara?
"Non credo ci siano grosse differenze di categoria. La differenza c'è ma credo che al momento non ci siano dei valori assoluti nettamente superiori. Nel momento in cui la squadra che sulla carta ha qualcosa di più a livello tecnico non è concentrata e non gioca nelle migliori condizioni psicologiche ed emotive, i fattori che sono presenti sulla "carta" potrebbero non realizzarsi. Penso che Fiorentina-Parma sia una partita tutta da giocare. Senza dubbio il Parma ha una situazione psicologica diversa perché la squadra crociata ha meno da perdere. I ducali giocano a Firenze, al Franchi, la Fiorentina sicuramente avrà dei vantaggi per il fatto di giocare in casa, ma al contempo ha il dovere psicologico davanti ai propri tifosi di passare il turno, affrontando una squadra di categoria inferiore. Potenzialmente il Parma potrebbe fare la sorpresa".

Probabilmente Italiano e Pecchia faranno ruotare i loro ragazzi. È un'occasione per giocatori schierati meno in campo per farsi valere...
"Sì, ci sono queste particolari situazioni. Se io fossi nei panni degli allenatori delle due squadre, non farei molti cambi. Io farei giocare sempre i giocatori che stanno meglio, fatta eccezione per qualcuno che potrebbe avere delle defezioni a livello fisico. Penso che una squadra debba sempre giocare al massimo delle condizioni, perché un'eventuale vittoria aiuterebbe ad affrontare meglio la prossima partita della competizione. Non farei troppi stravolgimenti nelle formazioni, fatta eccezione per due-tre elementi, come può essere ad esempio la figura del portiere e alcuni giocatori che sono stanchi in quel momento. Penso che grandi cambiamenti nelle formazioni possano essere deleteri".

Delprato ha mostrato grande personalità in campo e fuori dal campo. Cosa ne pensa del  capitano crociato?
"Delprato è un giocatore che senza dubbio sta facendo molto bene. Ha mostrato una grande personalità. Al di là di chi è seduto in panchina, in campo servono delle guide che abbiano una grande personalità. Delprato ha dimostrato di avere le capacità idonee per meritare di avere la fascia di capitano e saper rappresentare una squadra che al momento sta andando a gonfie vele in Serie B, anche se il campionato cadetto è molto lungo, dunque occorre stare sempre attenti".

Quali sono i ricordi più belli che la legano alle due piazze?
"Tra Firenze e Parma ho trascorso dieci anni della mia carriera. Sono parte integrante della mia carriera agonistica. A Parma ho raggiunto obiettivi importantissimi: la Nazionale e le quattro Coppe, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA e una Coppa UEFA. Nella città ducale ho avuto tante soddisfazioni, Parma per me è stata una seconda casa. Firenze, invece, mi ha formato, mi ha consentito di fare quello che poi ho fatto in Emilia. Mi dispiace non aver vinto a Firenze come ho vinto a Parma. Posso dire che Parma e Firenze sono due squadre e due città che hanno lasciato un segno indelebile".

Nella stagione 1991/92 Lei ha vinto la prima Coppa Italia nella storia del club ducale. Quali sono le sue sensazioni e ricordi di quella sera?
"E' stata la prima Coppa vinta con il Parma. Questo trofeo l'avevo già vinto con la Roma nella stagione 1980/81. La Coppa vinta a Parma ha un sapore diverso perché in quella stagione il Parma doveva confermare di essere una squadra forte, come ha dimostrato di esserlo negli anni seguenti. La finale di Coppa Italia contro la Juve fu bella ed emozionante, giocata alla grande. Quella vittoria fu il trampolino di lancio per poi ottenere successi anche in Europa. Ricordo che fu una partita soffertissima fino alla fine. Di questa importante vittoria ne parliamo sempre insieme con Antonio Benarrivo e Sandro Melli quando ci incontriamo. Senza dubbio quella Coppa Italia ha sancito l'inizio di un'era calcistica che a Parma ha lasciato il segno. Spero che quest'era possa tornare, ma è chiaro che ripetere quelle imprese è senza dubbio molto difficile".

Quale squadra riuscirà a superare il turno di Coppa?
"E' molto difficile ipotizzarlo, è un terno al lotto. In questo momento nel calcio non ci sono valori assoluti che possano essere dati per certi. Fiorentina-Parma è una partita molto equilibrata. La squadra che vincerà sfiderà ai quarti la vincente tra Inter e Bologna. Sono partite tutte da giocare. Probabilmente la Fiorentina ha un margine di vantaggio in più per il fatto che gioca al Franchi. Sulla carta potrebbe comparire Inter-Fiorentina, ma secondo me nulla è certo. Le sorprese sono all'ordine del giorno e il Parma in questo momento ha le carte in regola per sorprendere tutti".

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