Legrottaglie su Leoni: "Mai visto uno così a 16 anni. Pensammo: 'Potenziale da 30 milioni facili'"

Nicola Legrottaglie, alla Gazzetta dello Sport, ha parlato di Giovanni Leoni in una lunga intervista, incentrata proprio sul difensore 2006 di proprietà del Parma. L’ex "Head of Performance" della Sampdoria, ha iniziato spiegando di come i blucerchiati riuscirono ad aggiudicarsi il difensore dal Padova. "Tutto nacque grazie al suo procuratore: in quel periodo stavamo chiudendo per Alvarez dal Sassuolo alla Samp, lui seguiva anche Leoni e ce lo propose. Inizialmente volevamo aggregarlo alla Primavera, lasciandogli la possibilità di allenarsi in prima squadra, ma non appena lo vedemmo più da vicino, io, Andrea Mancini e Pirlo capimmo che c'era qualcosa di strano...".
Cioè?
"Ci siamo chiesti perché un ragazzo con qualità e potenzialità come le sue giocasse ancora in Primavera 2. Era assurdo. E infatti con noi in B ha esordito subito. Qualità pazzesche che si sono viste dal primo istante. Io non avevo mai visto un ragazzo così a 16-17 anni appena".
Pronti, via e diventa titolare.
"All’esordio entrò per una ventina di minuti, poco dopo giocò dal 1’ e si prese la titolarità. La prima cosa che ci dicemmo io, Pirlo e Andrea Mancini fu chiara: ‘Questo è un potenziale Premier League da 30 milioni facili’. Leoni ha caratteristiche che si vedono su pochi profili: fisicamente è già formato come se avesse 30 anni, è tutto strutturato, poi ha un’intelligenza calcistica che gli permette di non soffrire né sul breve né sul lungo. Nonostante un’altezza davvero notevole. Considerando l’età che ha deve mettere ancora un po’ di forza e costituirsi ulteriormente a livello muscolare, ma da qui a 3 anni esploderà".
Pagato poco, rivenduto a circa 8 milioni tra fisso e bonus, ma il rimpianto di aver affrettato la cessione resta?
"Per il suo acquisto spendemmo 1,5 milioni: una cavolata. Poi l’hanno ceduto a 7-8, sì, ma io non l’avrei mai fatto. Leoni avrebbe potuto fare il titolare alla Samp almeno un altro anno, poi l’avrebbero visto tutti e non se ne sarebbe andato per meno di 15 milioni. E il prezzo sarebbe salito di settimana in settimana. Io sono andato via l’estate scorsa e Giovanni era ancora della Sampdoria. Poi è subentrato Accardi e credo che l’operazione l’abbia fatta lui. Non so come sia andata la sua cessione".
Però oggi Leoni sarà ben contento di come sia andata.
"Al ragazzo è andata anche meglio, perché è salito in Serie A, ha giocato, e adesso andrà in una grande squadra. Ma è giusto: quello era il suo percorso. Chi prende Leoni fa un enorme affare".
Vedrebbe bene Leoni all'Inter?
"Non farebbe nessuna fatica. Anzi: più alzi il livello, più aumenta la sua competitività. Si adatta al contesto. Diventa sempre più forte. Poi andrebbe gestito con calma perché la maglia dell’Inter è più pesante e ogni errore enfatizzato, ma si tratta di un percorso. Leoni è un ragazzo in gamba e credo sarà il futuro della Nazionale. Dico di più: ne diventerà capitano"
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