Gagliardi saluta sui social: "Mesi intensi, formativi e vincenti. Ciao Parma, è stato bellissimo!"

Dopo 4 mesi in Emilia, l'ex vice di Chivu Antonio Gagliardi lascia Parma e il Parma. Percorso breve ma intenso, fatto di difficoltà ma anche tanta soddisfazione per la salvezza raggiunta. A febbraio, quando Gagliardi mise piede a Parma insieme a Chivu e Palombo, erano in pochi ad essere fiduciosi guardando al futuro ma con l'esperienza dello staff del mister dell'Inter la salvezza è stata raggiunta. Proprio nella partita che sancì il raggiungimento dell’obiettivo, Gagliardi era in panchina a sostituire un Chivu squalificato. Lungimiranti e decisive le mosse Hainaut e Ondrejka che hanno permesso la rimonta insperata, e che hanno evidenziato la capacità di leggere le partite tatticamente di Gagliardi. Così l'ex Juve ha salutato la società ducale su Instagram: "Mesi intensi, formativi, passionali e vincenti. È stato bello poter contribuire a un risultata importante per il Parma e i suoi tifosi, ma ancora più bello è stato stringere legami profondi con tante delle persone coinvolte
Un grande saluto e un ringraziamento speciale alla società Parma Calcio, che mi ha permesso di vivere quest'avventura: sono convinto che le competenze e la visione di questo management porteranno grandi soddisfazioni a una tifoseria e a una città che se le meritano tutte. Una tifoseria e una città che ti accolgono e ti coccolano come poche altre: fra storia, arte e cucina. Un abbraccio a tutti i giocatori e a tutto lo staff: ci siamo emozionati insieme, condividendo momenti davvero speciali. Infine, l'ultimo abbraccio non può che essere per Cristian Chivu: grazie per la fiducia, gli insegnamenti e il legame creato. Abbiamo vissuto questi 4 mesi insieme, fianco a fianco, con tutti gli altri collaboratori, lavorando con passione per raggiungere l'obiettivo. Un grandissimo in bocca al lupo, Cristian, per l'avventura che ti aspetta! Ciao Parma, è stato bellissimo".
LEGGI QUI: Rapidità, pressing e profondità: questi i dettami del nuovo Parma targato Carlos Cuesta