Delprato attaccante aggiunto, non solo gol ma anche per conclusioni
Delprato si sta confermando, stagione dopo stagione, un elemento sempre più determinante non solo nella fase difensiva ma anche in quella offensiva. Il suo ruolo “ibrido”, a metà tra il terzino moderno e il difensore capace di inserirsi con tempismo, lo sta trasformando in una risorsa preziosissima per il Parma. Già nella scorsa annata, la sua prima in Serie A, aveva mostrato grande dimestichezza sotto porta segnando quattro gol, un bottino notevole per un giocatore che parte dalla linea arretrata. Quest’anno ha già realizzato una rete pesante nel 2-2 contro il Milan, confermando la sua capacità di incidere anche contro avversari di alto livello.
Il dato che sorprende solo fino a un certo punto è quello relativo ai tiri in porta: Delprato è infatti terzo nella rosa crociata per conclusioni verso lo specchio, con sette tentativi, gli stessi di Cutrone. Davanti a lui c’è soltanto Pellegrino con nove. Un dettaglio particolarmente significativo se si considera che giocatori più offensivi come Bernabé, teoricamente più portati al tiro, sono dietro in questa speciale classifica. Questi numeri raccontano molto del modo in cui Delprato interpreta il ruolo: coraggioso, reattivo, sempre pronto a buttarsi nello spazio giusto quando l’azione lo consente. Le sue incursioni dalle retrovie aggiungono imprevedibilità alla manovra e costringono le difese avversarie a dover fare i conti con un’arma in più. È proprio questa capacità di trasformarsi, all’occorrenza, in un “attaccante aggiunto” a renderlo uno dei giocatori più completi e utili dell’attuale Parma.
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