Circati sul suo futuro: "Il mio sogno è quello di giocare per un top club in un campionato di alto livello"

Alessandro Circati, difensore australiano del Parma, ha parlato alla conferenza stampa di avvicinamento al match amichevole tra i suoi Socceroos e gli Stati Uniti. Tra i diversi temi toccati, il 39 crociato ha parlato anche del suo futuro: le ottime prestazioni con il club ducale infatti non stanno certamente passando inosservate e sembrerebbero diversi i club interessati a Circati per la prossima stagione. L'australiano ha preferito non esporsi in merito a un suo prossimo trasferimento, facendo intendere però che le sue ambizioni potrebbero portarlo anche al di fuori dell'Italia, possibilmente in un top club. Inoltre, il nativo di Fidenza si è soffermato anche sul grave infortunio che lo ha colpito la scorsa stagione, parlando di come si gestisce un evento del genere. Di seguito le sue parole:
Dove credi possa portarti la tua carriera? In uno dei top club italiani? In Premier League? Dove pensi tu possa finire?
"Questa è domanda che può avere molteplici risposte. Non lo so. Non dipende interamente da me. È nelle mie mani, ma non dipende interamente da me. Il mio sogno è semplicemente quello di giocare per un top club in un campionato di alto livello."
Com'è la vita dopo il recupero da una rottura di un legamento crociato anteriore?
"Penso che sia passato ormai un anno e 10 giorni dal mio intervento chirurgico, quindi non più di tanto, ma ovviamente sono successe molte cose durante quel periodo, dentro e fuori dal campo. Mi sento davvero alla grande. Ogni giorno che passa, mi sento più fiducioso nel lavorare sulle mie forze e, soprattutto, nel cercare di diventare una versione migliore di me stesso dentro e fuori dal campo."
<b>Cinque punti nelle prime partite per il Parma è un avvio di campionato in linea con le aspettative?</b>
"Abbiamo cambiato tanto in estate. Abbiamo venduto calciatori importanti e sostituto altri. Sicuramente ci vorrà tempo per vedere la migliore versione del Parma. Stiamo lavorando con un nuovo allenatore che ha portato idee nuove, con un gruppo cambiato quasi del 50%. Stiamo facendo il percorso che tutte le squadre che devono lottare per salvarsi devono fare".
<b>La cessione di Sohm come l'ha valutata? A Firenze si è visto poco.</b>
"E' difficile dar giudizi senza sapere cosa stia succedendo a Firenze, se non vedere un po' le partite. Sohm è un giocatore solido e di grande rendimento. Sono convinto che nel tempo riuscirà a mostrare le sue qualità. E' un ragazzo serio, un professionista serio. E' normale che non sia facile cambiando ambiente ma sono convinto che riuscirà a dimostrare tutte le sue qualità".
<b>Il ruolo di amministratore delegato è quello che pensi calzi più a pennello per il suo futuro?</b>
"Alla Juventus la prerogativa era prevalentemente dentro l'area tecnica: dal direttore dei prestiti, alla seconda squadra, responsabile settore giovanile o della prima squadra ma sempre dentro il perimetro dell'area sportiva. Il Parma mi ha dato la possibilità di fare qualcosa di diverso, più ampio che in questo momento mi sentivo di poter fare. Sono contento di questi primi mesi. Mi occupo a 360° della gestione del club, abbiamo tantissimi altri ambiti da sviluppare".
<b>Tante proposte in estate per Bernabé?</b>
"Abbiamo fatto sacrifici cedendo diversi giocatori importanti, altri abbiamo lottato per tenerli. Bernabé, come altri giocatori che abbiamo in rosa, è ancora giovane e avrà sicuramente altre opportunità in futuro di poter essere oggetto di attenzioni di mercato ma la nostra ambizione è quella di crescere e diventare non solo un club che cresce, valorizza e vende ma anche un club nel quale un giocatore possa pensare di fare un percorso più lungo".
<b>Altra grande intuizione è stata Suzuki. Può essere un uomo mercato?</b>
"Suzuki è stato già uomo mercato perché già quest'estate ha avuto diverse opportunità ma ha scelto di rimanere a Parma e noi siamo stati felici di tenerlo. Non mi meraviglierebbe il fatto che in futuro potesse approdare nei massimi campionati europei".
<b>Contento che Chivu si stia prendendo l'Inter?</b>
"Sono molto contento, al di là del risultato importante che Cristian ha ottenuto con noi centrando una salvezza molto difficile, per il bellissimo rapporto che siamo riusciti con tutto l'ambiente. Un rapporto bello, credo che lui vedesse nella società un sostegno. Ci siamo confrontati tanto. Anche se tutto è durato pochi mesi, sono stati intensi con tante partite che rimarranno nell'immaginario dei tifosi del Parma. Il calendario era difficilissimo e Cristian è stato capace di guidare i ragazzi a fare dei punti quando sembrava davvero difficile".
<b>Felice di vedere Bonny sta facendo vedere il suo valore all'Inter?</b>
"Assolutamente. Io l'ho vissuto poco perché sono arrivato solo negli ultimi mesi, ma è un ragazzo che a Parma ha fatto tanti sacrifici, è molto legato all'ambiente. Per noi è una soddisfazione vedere adesso che riesce a far queste prestazioni così dopo pochissimo tempo in una squadra così importante come l'Inter".
<b>La lotta scudetto?</b>
"Non so chi sarà favorito. So che sarà bellissimo da tifoso di calcio poter vedere, come lo scorso anno, così tante squadre capaci di poter vincere lo scudetto. Lo dico da tifoso ma anche da operatore in questo sistema, la Serie A ha bisogno di queste sfide e di queste storie da raccontare perché stiamo combattendo con le altre leghe europee per cercare di attirare le attenzioni di grandi investitori che possano vedere nella Serie A il campionato che era 30 anni fa. E avere tante squadre così competitive è qualcosa di positivo per il calcio italiano".
<b>Riusciremo ad andare ai Mondiali?</b>
"Penso di sì. Nel senso che, vedendo il percorso che i ragazzi hanno iniziato con Gattuso, penso ci siano tutte le condizioni per farlo. Incrociamo le dita, facciamo il tifo e sono convinto che centreremo l'obiettivo".\
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