Parma femminile, un'altra delusione: cosa non sta funzionando nell'esperienza rosa di Krause

26.05.2024 17:47 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Parma femminile, un'altra delusione: cosa non sta funzionando nell'esperienza rosa di Krause
© foto di Tedeschi/ParmaLive.com

Per un Parma che è riuscito finalmente a tornare in Serie A dopo un purgatorio durato tre stagioni, ce n'è un altro che continua a stentare e che ha mancato per la seconda volta consecutiva l'obiettivo stagionale. Si tratta del Parma femminile, che nonostante una bella rincorsa nella seconda metà di campionato, si è dovuto accontentare del terzo posto, che non è bastato ad accedere neanche allo spareggio promozione-retrocessione (che invece vedrà di fronte Napoli e Ternana, con la Lazio promossa direttamente in Serie A). Ma cos'è che non ha funzionato finora?

L'acquisizione dall'Empoli e il salto in Serie A
L'avventura della famiglia Krause in campo femminile era cominciata positivamente: dopo l'annata 2020/21 praticamente cancellata per la pandemia di COVID-19, nella stagione seguente le crociate guidate da Ilenia Nicoli erano riuscite a centrare la promozione in Serie C. Il desiderio del presidente Krause di competere da subito ai massimi livelli, tuttavia, spinse la proprietà americana a procedere all'acquisto dell'Empoli Ladies nell'estate 2022, confermandone anche parte della rosa (del vecchio Parma restarono in rosa solo le giovani Ravanetti e Remondini, con mister Nicoli passata ad allenare la Primavera). Nonostante gli importanti investimenti per la categoria, tuttavia, il Parma femminile è retrocesso alla sua prima stagione di Serie A, passando da una poule salvezza sottotono che vanificò il buon finale di regular season.

Cosa non ha funzionato negli ultimi due anni
Da subito, Krause ha cercato di dare dignità alla sezione femminile, di fatto parificandola a quella maschile. Non a caso, nelle comunicazioni ufficiali del club, si tende praticamente sempre a specificare "Prima Squadra Maschile" e "Femminile", in nome di quell'attenzione molto americana all'inclusività. Nella sua prima stagione - a partire dall'acquisizione dell'Empoli - il Parma femminile ha addirittura disputato le sue gare interne allo stadio Tardini, con la società che ha permesso agli abbonati al Parma maschile di accedere gratuitamente anche alle gare delle ragazze crociate. Questa iniziativa, tuttavia, non ha riscosso il calore sperato. Con la discesa delle crociate in Serie B, il Parma femminile è quindi andato a giocare in provincia, a Noceto, dove la società ha anche messo a disposizione un "hub", in modo che gli allenamenti della femminile non si sovrapponessero con quelli delle selezioni giovanili.

Analogie con il Parma maschile
Non poche sono le analogie della sezione femminile del Parma con quella maschile. Da subito, infatti, la proprietà ha cercato di investire, puntando su giocatrici anche di una certa fama internazionale. Forse, però, si è verificato tutto con estrema velocità, con la squadra che ha risentito dei tanti cambiamenti non riuscendo a mantenere la categoria - nonostante ulteriori investimenti nel mercato di gennaio, proprio come accadde al Parma maschile nel 2021. Anche il primo anno in Serie B, inoltre, ha dimostrato alcune analogie con i colleghi maschi: sono arrivati altri investimenti, alcuni dei quali si sono poi rivelati meno fruttuosi rispetto a quanto ci si aspettava (ad esempio la capocannoniere della stagione precedente di Serie B, Anastasia Spyridonidou, a Parma non si è riconfermata e dopo pochi mesi è tornata in Grecia). 

Come ripartirà il Parma femminile
Di positivo c'è che Krause non è scoraggiato da questi primi risultati negativi del suo progetto. Le crociate ci riproveranno nella prossima stagione, ripartendo, molto probabilmente, ancora dal tecnico Salvatore Colantuono e dal giovane direttore sportivo Domenico Aurelio. Colantuono, napoletano classe '77, cercherà di fare il "Pecchia" della situazione (altra analogia con il maschile): dopo un primo anno di transizione e assestamento, la continuità della direzione tecnica potrebbe permettere alla squadra di esprimersi meglio nella prossima stagione, nel solco della continuità e prendendo gli aspetti positivi della prima annata al Parma dell'ex allenatore del Cittadella. Probabilmente, comunque, non mancheranno nuovi investimenti da parte della proprietà che ha dimostrato di credere nel calcio femminile, con Krause e famiglia che sperano di raccogliere finalmente i primi frutti a partire dalla prossima stagione.