Femminile, Panico: "Non siamo capaci di gestire i momenti importanti. A Genova servirà la partita perfetta"

14.05.2023 19:31 di Tommaso Rocca   vedi letture
Femminile, Panico: "Non siamo capaci di gestire i momenti importanti. A Genova servirà la partita perfetta"

Dopo l'amaro pareggio arrivato ancora una volta nel finale, mister Domenico Panico è intervenuto in conferenza stampa per commentare il 2-2 finale del Parma Femminile contro il Como. Ecco le sue considerazioni sulla gara: "Le gare durano 95 minuti, noi non possiamo rammaricarci sempre per i gol subiti nel finale. E' una cosa detta più volte quest'anno, avremmo 15/18 punti in più, si parlerebbe di un altro campionato. Se non siamo capaci di gestire i momenti importanti della partita è anche giusto poi raccogliere poco. Nella Poule Salvezza abbiamo tirato il triplo delle squadre incontrate, anche oggi abbiamo avuto tantissime occasioni a pochi metri dalla porta e non le abbiamo sfruttate. Le avversarie poi sono ripartite in contropiede con gamba e ci hanno fatto due gol in mischia su palle sporche. Purtroppo il calcio è questo, lo sappiamo".

Con una vittoria oggi la classifica direbbe qualcosa di diverso, settimana prossima a gara sarà decisiva...
"Dico una cosa forte: se avessimo vinto oggi secondo me non sarebbe cambiato nulla, perché potevamo andare a Genova per gestire due risultati su tre e noi non siamo capaci di gestire nulla. E' giusto andare a Genova e andare a vincere la partita, se ci vogliamo salvare questo è l'unico modo: dipende ancora tutto da noi. Ci siamo meritate per quanto fatto quest'anno questa situazione difficile, se meritiamo di stare in Serie A una squadra come la nostra deve andare a Genova e fare la partita perfetta, non possiamo commettere errori gravi come nelle ultime settimane. Se saremo capaci di vincere a Genova ci allunghiamo l'anno di due settimane e cercheremo di raggiungere l'obiettivo che per varie vicissitudini ci sta sfuggendo di mano".

In attacco ha cambiato qualcosa, lanciando Corbin e Cambiaghi dal primo minuto: perché?
"Noi abbiamo quattro attaccanti centrali e ovviamente si prende in esame tutto. Vado a guardare il volume di occasioni create, a prescindere da chi gioca abbiamo tante chance ma concretizziamo poco, il portiere avversario è spesso il migliore in campo contro di noi. Dobbiamo essere più qualitative, cattive e determinate nel calciare in porta, potevamo risparmiarci qualche inutile leziosismo oggi, soprattutto considerando il periodo che stiamo attraversando. Per buona parte della gara abbiamo occupato la loro metacampo, ogni volta che attaccavano nella nostra abbiamo rischiato tantissimo. Il secondo gol lo abbiamo subito già con il primo, perché sapevo che una volta subito gol sarebbero tornati i mostri del passato. La paura di vincere è più forte della paura di perdere. Quando una squadra ha paura di vincere alla fine non porta a casa mai nulla. Abbiamo una settimana, non dobbiamo mollare di un millimetro, dobbiamo essere pronte, cattive e determinate. E' nelle nostre corde andare a Genova e fare una partita importante".

Perché ha sostituito Jelencic così presto?
"Ana è una calciatrice molto impulsiva, era ammonita e sapendo che i loro attaccanti attaccano bene la profondità rischiava molto, c'era anche già stato un episodio a fine primo tempo. Gli arbitri quest'anno i falli a metà li fischiano sempre in favore degli avversari, per questo abbiamo ritenuto opportuno non rischiare e toglierla".

Tornando indietro anticiperesti qualche sostituzione?
"Le abbiamo prese a pallate per 75 minuti, abbiamo preso un palo, ci siamo mangiate due gol a inizio secondo tempo, se non chiudi la partita ci sta che una squadra, colpita dai recenti accadimenti, vada in difficoltà. In questo momento sono ragazze fragili, non riusciamo a portare a casa una partita pur meritando. Se guardo il quadro completo di tutta la Poule Salvezza, togliendo la prima partita a Pomigliano poi nelle altre sei non trovo una partita in cui non abbiamo meritato la vittoria. Ma non abbiamo mai vinto. Il problema è questo, a Como all'andata hanno vinto 1-0 tirando una volta in porta. Onore a loro, perché non mollano, sono una squadra quadrata che sa fare punti. Noi abbiamo commesso degli errori durante tutto l'arco dell'anno, ci siamo complicati la vita, ci sono state partite in cui siamo state anche sfortunate, ma con gli alibi non si va da nessuna parte. Se sbagli tanti calci di rigore, hai un arbitraggio sfavorevole, subisci gol allo scadere, sono questi episodi che compromettono una stagione. Chi ci vede lavorare in settimana non ha dubbi, continuano a dirci che la ruota della fortuna gira, ma ormai è finito l'anno, spero che questo credito con la buona sorte possa risarcirci. Non è tanto la partita di oggi: vincere sicuramente sarebbe stato importante per rendere meno pesante la settimana, le ragazze nello spogliatoio erano molto abbattute, ma comunque non essendo in grado di gestire le partite a Genova avremmo comunque dovuto giocare per attaccare e vincere. Quindi dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare al meglio".

Qualche sostituzione per dare una mano in copertura avrebbe potuto incidere sul risultato?
"Quando non si vincono le partite è sempre colpa dell'allenatore. Se mi fossi messo a 5 togliendo un attaccante e mettendo un difensore sarei stato colpevole di fare quella scelta. Non volevo lanciare un messaggio negativo alla squadra, non volevo trasmettere paura di non vincere. Per questo ho messo una punta, cercando di tenere la squadra alta e cercando di andare a fare il terzo, purtroppo ci è girata così. Non abbiamo subito tiri se non su qualche ripartenza o qualche angolo, abbiamo tirato penso 20 volte in porta. Le statistiche parlano chiaro, però non portano punti. Ma tutto è ancora nelle nostre possibilità, io ci credo, tutti ci crediamo, abbiamo un'ultima partita, siamo il Parma e dobbiamo andare a fare una grande gara a Genova".