Lecce, Sticchi Damiani a TMW: “Fare gol in Serie A è difficile. La salvezza è il nostro scudetto”

10.12.2025 11:35 di  Francesco Servino   vedi letture
Lecce, Sticchi Damiani a TMW: “Fare gol in Serie A è difficile. La salvezza è il nostro scudetto”
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Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha rilasciato un’intervista a TMW in occasione dell’ottavo anniversario della sua presidenza del club salentino. Fra i tanti temi toccati dal numero uno gialloblu c’è anche quello legato agli obiettivi della sua squadra, primo fra tutti la salvezza: “Il mio sogno da tifoso è lo stesso dei tifosi del Lecce. Nel mio cuore sogno spesso scenari che definirei irrazionali, ma ovviamente gioisco dei nostri straordinari scudetti: le clamorose salvezze raggiunte in questi anni. Sono consapevole che non si può vincere lo scudetto ogni anno, ma mi piacerebbe continuare a scrivere la storia restando in A per il quarto anno consecutivo”. Ecco alcuni altri passaggi dell’intervista.

Il Lecce è spesso citato per avere uno dei monte ingaggi più bassi della Serie A. Cosa significa gestire una società con queste caratteristiche?
“Avere un monte ingaggi tra i più bassi significa fare delle scelte precise, spesso rischiose, essere rigorosi e coerenti con la nostra filosofia. Non possiamo competere con società che spendono cifre molto superiori, quindi puntiamo su equilibrio, giovani di prospettiva e operazioni intelligenti sul mercato. Il fatto che fino ad ora siamo riusciti a salvarci in Serie A con questa struttura economica è motivo di orgoglio e dimostra che un modello virtuoso e sostenibile funziona anche in un campionato difficile come il nostro, anche se tra enormi difficoltà. Ogni nostra salvezza in questi anni è stata figlia di due fattori, non solo aver sbagliato il meno possibile, ma anche aver visto sbagliare chi ha più mezzi di noi. Solo la prima delle due condizioni non è sufficiente per salvarsi, tanto è grande il divario economico ai nastri di partenza".

Che idea si è fatto di questa Serie A?
“Quest’anno fare gol è sempre più difficile, soprattutto per squadre medio-piccole. Si gioca molto sulla prestanza fisica, la qualità tecnica tende a diminuire”.

Il Lecce punta sui giovani: avete preso un classe 2008 per fargli fare l’attaccante titolare.
“Camarda è un 2008 su cui abbiamo scommesso seriamente, l’abbiamo preso come protagonista nonostante l’età perché crediamo nelle sue qualità, nel suo potenziale e nel suo percorso. Penso che dare maggiore spazio ai giovani italiani, magari con incentivi economici per chi li fa giocare, sarebbe utile per le squadre della Serie A e per la nazionale. Bisogna avere coraggio nel valorizzare i nostri talenti”.

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