Ancelotti: "Con il primo milione di Ceresini comprai una televisione a colori"
Carlo Ancelotti a pochi giorni dalla vittoria della Champions League è tornato a parlare, questa volta ai microfoni de Il Giornale. Parlando della sua infanzia e del primo contratto con il Parma: "Ho avuto la fortuna di vivere e crescere in un ambiente sereno, in famiglia non giravano i soldi ma l'atmosfera era sempre tranquilla, non c'erano litigi, rare le discussioni. Andavo a messa a piedi accompagnato da mio nonno, poi lui passava in pasticceria a comprare i dolci, quindi c'era il pranzo. Questa è stata la mia infanzia, prima che arrivasse il milione di Ceresini.
Comprai un televisore a colori, costava una cifra, lo pagai 600mila lire. Il mio stipendio di calciatore era una certezza, mio padre, invece, viveva di speranze, sperava di vendere il formaggio, sperava di vendere un vitello, sperava di vendere il grano. Anni belli, per imparare a conoscere la vita. Mi prese la Roma versando una cifra importante, mi presentai sparando una richiesta di 100 milioni di ingaggio".
Sulla nazionale agli europei: "Credo che ci sia mancato il ricambio generazionale dopo la vittoria nell'ultima edizione, dunque non so davvero quali possano essere le nostre possibilità. Seguirò le partite in tv, con la fortuna del fuso orario che mi consentirà di vederle al mattino".