Spezia, D'Angelo: "Per 70' meglio del Parma. Nel finale non sono stati quasi mai pericolosi"

02.12.2023 19:49 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Spezia, D'Angelo: "Per 70' meglio del Parma. Nel finale non sono stati quasi mai pericolosi"
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A pochi minuti dalla deludente sconfitta arrivata nel finale contro il Parma, il mister dello Spezia Luca D'Angelo ha commentato la gara direttamente dalla sala stampa del Picco. Ecco le sue considerazioni: “Ci siamo giocati la partita perché i nostri giocatori sono importanti, sono giocatori che si trovano in una situazione non semplice, per classifica e a livello psicologico. Oggi nello spogliatoio a fine partita il morale non era dei migliori. Ma io sono più grande di loro e ho vissuto queste situazioni, nel bene e nel male, e so che la medicina ora è quella di prendere il buono e cercare di trasferirlo da lunedì in allenamento per arrivare a sabato e ripetere la prestazione. L’impeto ci sarà sempre, i ragazzi ci stanno mettendo dentro tutto quello che hanno. La classifica è vero che non è buona, ma secondo me abbiamo affrontato alla pari la Sampdoria e per 70’ abbiamo fatto meglio del Parma. I cambi nel calcio sono determinanti, oggi il nostro cambio è stato fautore dell’autogol. Ho fiducia in tutti i giocatori che alleno, si impegnano al massimo”.

Parlando del finale di gara e di quello sventurato autogol del subentrato Moutinho: “Elia aveva i crampi e ha chiesto il cambio. Non addosserei a Joao responsabilità, in questo sport si sbaglia. È capitato a lui, ma non mi va di addossargli colpe. In questo momento abbiamo Elia e Joao, Elia mi ha chiesto il cambio. È capitata la sventura, abbiamo preso gol ma non voglio analizzare la partita sul singolo episodio. Non sarebbe corretto. Fisicamente siamo calati nell’ultimo quarto d’ora, ma non dipendeva dalla volontà dei ragazzi. Ci sono le qualità degli avversari che hanno messo quattro attaccanti, la spinta del Parma è aumentata e la nostra intensità è scesa. Il Parma teneva palla ma non era quasi mai pericoloso. Poi c’è stata la disavventura”.

Uno Spezia che ha provato a fare la partita anche contro la capolista: “Proviamo a giocare a viso aperto, l’abbiamo fatto anche a Genova. Lo spirito è quello di fare sempre la partita, dobbiamo sfruttare anche lo stadio e sapevo che se avessimo dato impronta offensiva la gente sarebbe stata al fianco dei ragazzi. Lo ha fatto, purtroppo è venuto l’errore finale che ha rovinato tutto, ma penso che lo Spezia oggi dal punto di vista di impegno, gioco e determinazione non meritava di perdere. Fino al 70’ il pareggio ci stava anche stretto. Gli episodi non sono stati favorevoli, ma abbiamo preso il primo tiro in porta al 75’. Siamo stati più pericolosi noi, dovevamo tirare di più però la squadra la partita l’ha fatta con grande voglia, perciò la botta fa male ed è normale. Giochi con la prima, lo fai molto bene e perdi e fa male. Da lunedì dobbiamo rimetterci in moto e pensare alla prossima”. 

Un pensiero poi anche al mercato: “Non c’è bisogno di fare appelli, non sono un politico. La dirigenza sa benissimo dove la squadra va integrata, penso lo farà e ne sono sicuro. Il campionato è molto difficoltoso, abbiamo tanti giovani che hanno buonissime qualità ma abbiamo bisogno di giocatori che siano già pronti per affrontare le partite che mancano”.

Protagonisti assoluti il rientrante Bandinelli e Zoet: “Bandinelli è un valore aggiunto di questa squadra, per personalità e a livello calcistico. Oggi è complicato dire qualcosa ai ragazzi, che hanno giocato contro una squadra molto forte come il Parma. Bandinelli, Elia, Esposito, hanno fatto una buon partita. Zoet è stato chiamato in causa e ha fatto benissimo la sua parte. È un ragazzo serio, con una carriera importante, non ho avuto timori quando Dragowski ha avuto un problema alla schiena. Ero calmo, conosco il valore del giocatore”. 

In chiusura, un commento sulla spinta del caloroso pubblico del Picco: “Il tifoso giustamente bada al risultato e penso non sia molto interessato alla qualità del gioco. Il risultato non c’è stato, ma è impossibile rimproverare qualcosa ai ragazzi. Si vede che i ragazzi tengono alla maglia e il pubblico applaude. Ma serve fare risultato, che è la cosa più importante. Il Picco l’ho conosciuto da avversario, il pubblico è caldo e si fa sentire. Oggi mi è sembrato che sin dall’inizio della partita abbiano spinto i ragazzi. Il dispiacere è tanto, avremmo dato una piccola gioia alla gente e invece non ci siamo riusciti. L’augurio che posso farmi è di vedere sempre così la squadra”.