Var e polemiche: quattro giornate e diversi errori

Il rigore non dato al Pisa, quello concesso per un fallo di mano di Joao Mario in Verona-Juve o ancora quello dubbio, visto anche le decisioni nelle gare seguenti, del braccio di Luperto sul colpo di testa di Ndiaye in Cagliari-Parma. Tre episodi diversi ma con un minimo denominatore comune: le polemiche per le decisioni prese da arbitri e Var. Quattro giornate dove a farla da padrone è, ancora una volta, la difficoltà di capire quale sia il criterio utilizzato per richiamare e valutare determinate situazioni. Il Var dovrebbe dare chiarezza e, invece, continua a lasciare dubbi su episodi fischiati in alcune gare e poi valutati in maniera opposta in altre. In quattro giornate sono già tanti gli errori: oltre a quelli sopracitati potremmo anche menzionare il rigore dato e poi tolto a Milan contro il Bologna.
O ancora il dubbioso intervento di Luperto su Almqvist. Al Pisa è stato fischiato un fallo da rigore per tocco di mano di Beukema ma con il pallone prima a colpire la sua gamba. Ma tornando al Bentegodi anche la gomitata volontaria piazzata da Orban a Gatti, stesso episodio avvenuto in Juve-Parma, dove in quel caso Cambiaso è stato espulso e con due giornate di stop. Si potrebbero fare tanti altri esempi, soprattutto sul discorso del fuorigioco come accennato da Allegri in conferenza. In alcune situazioni, soprattutto due volte contro il Parma, non è stato fischiato un fuorigioco che poi, da palla inattiva, si è trasformato in gol per gli avversari. E in un calcio in cui i calci da fermo diventano sempre più determinanti non è ammissibile commettere certi “errori”.
Senza contare che ora, con il Var, il guardalinee non alza più la bandierina e aspetto l’ok dalla tecnologia soltanto ad azione finita e in caso di gol o occasione sfumata, venendo meno a quel che dovrebbe essere il suo lavoro di controllo delle linee. Insomma, ancora una volta, si è qui a parlare di polemiche e non dell’utilizzo positivo di una tecnologia che, se usata in maniera corretta e senza interpretazioni differenti, può davvero essere uno strumento utile a evitare questo tipo di situazioni.
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