ESCLUSIVA PL - Ribalta: "Buffon nato come battuta, Kucka? Ha un contratto. Vazquez farebbe la differenza"

22.06.2021 10:00 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA PL - Ribalta: "Buffon nato come battuta, Kucka? Ha un contratto. Vazquez farebbe la differenza"
© foto di ParmaLive.com

Gianluigi Buffon e Stanko Juric, sono questi i primi nomi ufficializzati dal mercato del Parma, che nonostante la sessione estiva non sia ancora ufficialmente iniziata ha già piazzato i primi colpi. Ma il mercato non finisce certo qui, e l'estate crociata sarà torrida, tra nuovi arrivi e probabili addii. Di questo e di molto altro, in esclusiva, la redazione di ParmaLive.com ha parlato con il Managing Director-Sport crociato, Javier Ribalta, che ha rilasciato ai nostri microfoni una lunga intervista, che vi proporremo nel corso dei prossimi giorni. Questa mattina la prima parte della chiacchierata con il direttore crociato, con cui si è fatto il punto su alcuni giocatori ducali. 

Quando nasce, precisamente, la pazza idea Buffon-Parma?
“Non so se nasca prima dell’incontro all’Allianz, io prima non c’ero. All’Allianz hanno parlato il presidente Krause e Gigi, scambiando un paio di battute. Un po’ più avanti è diventata un’idea reale e da lì siamo andati avanti”.

Quando si è capito che sarebbe diventata reale?
“Un paio di settimane prima che lo annunciassimo. È iniziata a diventare una trattativa vera e siamo andati avanti”.

Buffon è stato accolto alla grande dalla maggior parte del tifo, ma c'è stato qualche malcontento: vi ha sorpreso?
“Non conoscevo i dettagli, io rispetto tutti e penso che il ritorno di Buffon sia una grande cosa per il Parma e per la città. Voglio prendere la parte positiva, ovvero aver preso Gigi Buffon”.

Un protagonista del Parma è sempre stato Juraj Kucka: se ne parla tanto, quale futuro si prospetta per lui?
“L’ho detto un paio di volte, con lui ci siamo lasciati a fine stagione promettendoci di riaggiornarci dopo l'Europeo, con calma. Kucka ha il contratto con noi, non penso ad un Parma senza di lui. Poi, se lui mi chiederà di andare via, sarà una sua mossa, ma lui ha il contratto con noi”.

Qualche giocatore ha chiesto di andare via?
“No, nessuna richiesta da parte di nessuno. Ora il mercato si inizia a muovere, arrivano interessi, chiamate, ma proposte concrete non ce ne sono e nessun giocatore ha chiesto di andare via. Chi lo ha detto, lo ha fatto (Gervinho, ndr), ed è già in Turchia serenamente”.

Serenamente?
“Sì, lui voleva andare e per noi andava bene andasse. Era il momento giusto, e per noi va bene così”.

Non solo Gigi Buffon, è arrivato anche Stanko Juric, un nome che ci ha colti di sorpresa.
“E capiterà spesso (ride, ndr)! Stanko è un giocatore che sarà importante per noi, ha un’ottima età perché non è né troppo giovane né troppo esperto, è un giocatore di un’importante fisicità e che ha fatto un grande campionato all’Hajduk. Ha grande sostanze e grandi qualità tecniche e fisiche. Questo è il modo in cui vogliamo lavorare noi, sotto traccia e senza parlare tanto, prendendo però giocatori, che è quello che fa la differenza”.

Franco Vazquez può essere l’acquisto che il presidente Krause ha twittato con il “tra qualche giorno avremo novità”?
“Sinceramente non posso nascondere che è un giocatore che ci farebbe piacere se venisse. È un giocatore con cui stiamo parlando, ma l'importante, e l’ho detto anche a lui, è non superare i limiti economici. Non spenderemo qualsiasi cifra per nessun giocatore. Se fatto con le condizioni in cui siamo contenti si farà, altrimenti ci saranno altri giocatori. Il mondo non finisce né con Vazquez né con altri, ci sono altri giocatori. Ci farebbe piacere, è un grande giocatore, che farebbe la differenza da noi, ma non a qualsiasi prezzo”.

Cosa vi sta chiedendo Maresca?
”Con Enzo ci sentiamo più volte al giorno, entrambi ci stiamo conoscendo calcisticamente parlando, e lui non ha esigenze particolari. Lui capisce che qui abbiamo una struttura sportiva e scouting che arriva ad una grande conoscenza del mercato. Lui vuole giocare in un certo modo e noi dobbiamo accontentarlo. Non fa nomi, non è un allenatore così: si condividono i nomi, i ruoli, e in questo senso è molto aperto e easy per come lavora”.

Stila identikit, più che fare nomi?
“Parliamo e condividiamo identikit, dobbiamo condividere e sapere che giocatori vuole lui”.

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