Dal 3-5-2 al 4-3-3? Lavori in corso per il Parma del nuovo anno, in attesa del mercato
Un bel finale d’anno per tutto l’ambiente crociato. Dopo la pesante sconfitta contro la Lazio, la vittoria di ieri sulla Fiorentina ha riportato serenità: mai come stavolta i tre punti sono stati un vero toccasana, soprattutto in vista del tour de force di gennaio. Le buone notizie non finiscono qui: i rientri di diversi giocatori offrono maggiori certezze e opzioni in più zone del campo. La difesa, penalizzata dall’assenza di Ndiaye e dalle prestazioni finora deludenti di Troilo, aveva bisogno di un centrale con determinate caratteristiche: il recupero di Circati è quindi fondamentale. In attacco, i ritorni di Ondrejka e Oristanio erano attesi per garantire al tecnico più soluzioni offensive.
Ora sarà interessante capire come Cuesta vorrà schierare il Parma nella seconda parte della stagione: un più offensivo 4-3-3 o un compatto 3-5-2? Le prime 16 giornate hanno confermato la duttilità tattica della squadra, capace di adattarsi alle caratteristiche dei giocatori e agli avversari. In questa prima fase, come ribadito dal tecnico, si è puntato sulla costruzione di una solida fase difensiva, base per sviluppare un attacco più brillante. Dal 3-5-2 si è passati nelle ultime due gare al 4-3-3, favorito dal rientro di Ondrejka e Oristanio e da un maggior utilizzo di Benedyczak: un modulo più offensivo, che in teoria dovrebbe garantire ampiezza e velocità, grazie al lavoro degli esterni finalizzato ad allargare le difese e creare spazi per il centravanti. Qualche segnale di crescita nella fase offensiva si intravede, ma il cantiere è aperto e il percorso da compiere ancora lungo.
Sarà questo il modulo scelto per il girone di ritorno? Il mercato, in apertura tra pochi giorni, potrebbe chiarire molti aspetti: gli eventuali interventi della società dovranno tener conto sia di una sessione estiva che ha portato finora più ombre che luci, sia della direzione che il tecnico vorrà imprimere al percorso di crescita della squadra.
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