Turk: "Buffon ci incoraggiava. Ricordo di quando in spogliatoio..."

L'ex crociato Martin Turk, terminato l'Europeo Under 21 con la maglia della Slovenia, si prepara alla sua seconda stagione con la maglia del Ruch Chorzow. In un'intervista ai microfoni del club polacco, Turk è tornato a parlare della stagione in maglia crociata con Gianluigi Buffon e su quanto appreso dalla leggenda gialloblu:
"Mi ha insegnato a sostenere sempre i compagni nello spogliatoio. Indipendentemente dall'età o dal rendimento. In campo poteva arrabbiarsi con qualcuno che non lottava, non dava il 100 per cento, ma se qualcuno aveva problemi con le tattiche o altri aspetti, cercava di spiegarlo negli spogliatoi in modo semplice. Ha dato energia alla squadra. Ha mostrato come essere un leader, un capitano. Anche quando ha avuto un infortunio, è venuto con noi alla partita, ci ha sostenuto, ci ha dato suggerimenti. Quando vedeva che qualcuno era triste, cercava di parlargli, di incoraggiarlo. Mi è rimasta impressa una scena, pur nella sua semplicità. A Parma, il ragazzo che era seduto accanto a me nello spogliatoio era un po' arrabbiato dopo l'allenamento. Gigi è tornato dalla doccia, se ne è accorto, ha incrociato il suo sguardo e lo ha colpito in modo amichevole con un asciugamano. Abbiamo iniziato a ridere, la tensione si è allentata. A volte piccole cose possono cambiare l'umore, migliorare l'atmosfera. Alcune persone notano qualcosa, ma guardano se stessi. Gigi non era così. Piccole azioni lo hanno reso una leggenda. Apprezzo molto il fatto di aver giocato anche con leggende del genere e per la mia età ho vissuto un bel po' di esperienze".
Sui momento più belli della sua carriera: "A 18 anni ho debuttato nella prima squadra del Parma. Poi c'è stato l'esordio in Serie A o l'ultima partita con la Sampdoria, quando abbiamo giocato davanti a 70.000 persone al Napoli. Non dimenticherò mai la promozione con la prima nazionale agli Europei. Ero seduto in panchina in quel momento, ma è stato un momento fantastico".