Pastorello: "Nel '94 aiutai mio padre nella trattativa che portò Couto al Parma"
Federico Pastorello, agente e procuratore sportivo, ha rilasciato una lunga intervista a Fanpage.it nella quale ha parlato anche di diversi affari che hanno coinvolto il Parma, come ad esempio quello di Fernando Couto, al tempo al Porto. Il procuratore ha indicato inoltre anche un altro ex crociato, Bernardo Corradi, descrivendolo come un ottimo gestore dei guadagni prodotti dalla sua carriera da calciatore. Ecco di seguito le dichiarazioni di Pastorello:
Quand'è che hai capito che saresti diventato procuratore sportivo, che avresti fatto questo come mestiere?
Io ho avuto la fortuna di essere figlio d'arte. Papà (Giambattista Pastorello, ndr) ha fatto una bellissima carriera da dirigente sportivo in Italia. Quando avevo 18 anni, dopo aver iniziato l'università, l'ho seguito in alcune trattative: Dino Baggio, Hristo Stoichkov. Però ce n'è una in particolare alla quale ho davvero partecipato, che è quella che portò Fernando Couto dal Porto al Parma. Papà allora era direttore sportivo e mi portò con con sé. Fernando era un ragazzo molto giovane e quando arrivò il suo agente mi disse: "Dammi una mano, già che sei lì su Parma". E l'ho aiutato a trovare l'appartamento. Poi fece un piccolo incidente con la macchina e quindi mi dovetti occupare un po' del discorso con la Stradale, con l'assicurazione. Pensai: "Mamma, che bello". Lì ho capito che quello era il mio lavoro dei sogni.
C'è stato un calciatore che ti ha sorpreso per il modo in cui ha gestito i suoi guadagni?
Bernardo Corradi. Veniva da una famiglia col papà banchiere e il fratello dirigente di Azimut, quindi chiaramente è stato aiutato. Ma si vedeva già che aveva una predisposizione incredibile.
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