Lucarelli torna sul crac Parma: "In squadra ci chiedevamo il motivo dei tanti acquisti: molti non avevano mai giocato neanche in B"

14.09.2021 19:35 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Lucarelli torna sul crac Parma: "In squadra ci chiedevamo il motivo dei tanti acquisti: molti non avevano mai giocato neanche in B"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Alessandro Lucarelli, attuale direttore dell'area prestiti del Parma, è tornato a parlare del fallimento di sei anni fa del club ducale ai microfoni di PresaDiretta, trasmissione firmata Rai Tre: "Mentre ti allenavi, vedevi dei furgoni che portavano via stampanti e computer dagli uffici. E' stato deprimente vivere quei momenti. Non avevamo soldi: noi giocatori decidemmo di andare in trasferta con le nostre macchine, anche perché l'azienda dei pullman, non ricevendo quanto gli spettasse, decise di non metterci a disposizione i mezzi. Per 300mila euro, non ci dettero la Licenza UEFA; a novembre, invece, ci inflissero dei punti di penalizzazione perché non furono pagati gli stipendi".

Lei è stato molto duro con Ghirardi.
"Ci fece credere che la squadra non rischiava il fallimento: a suo dire la società era sana, si trattava soltanto di un problema di liquidità".

Ad un certo punto i tesserati del club diventarono più di 150.
"Qua noi non abbiamo mai visto nessuno, la maggior parte di questi giocatori non è mai passata da Collecchio. In squadra ci chiedevamo il motivo di così tanti acquisti: del resto un conto è prendere giovani di prospettiva, un altro è vedere che tanti giocatori acquistati avevano 27-28-29 anni e magari non avevano neanche mai giocato in B. Qualche domanda cominciammo a farcela. Sicuramente si trattò di uno stratagemma per poter aggiustare il bilancio".