Faggiano: "Mi auguro sia l'anno del Parma. La società è molto seria e la piazza è fantastica"

30.09.2023 11:24 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Faggiano: "Mi auguro sia l'anno del Parma. La società è molto seria e la piazza è fantastica"
© foto di Parma Calcio 1913

In un'intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb, l'ex direttore del Parma Daniele Faggiano, protagonista dello storico ritorno in Serie A, ha toccato tanti temi, sia sulla sua esperienza a Parma che sul presente del club ducale. Ecco le sue considerazioni: "La Serie B è particolare, tutta. Vinci in trasferta e poi perdi in casa con una squadra sulla carta inferiore. È un campionato molto difficile. Può essere l'anno giusto per i ducali? Me lo auguro per tutta la piazza di Parma, che è fantastica e lo ha dimostrato anche con i suoi tifosi, sempre presenti. E sulla società, molto seria, non credo serva spendere altre parole".

Ai tempi di Parma aveva puntato su Bastoni e Dimarco…
"Bastoni era un ragazzo che si vedeva avesse tantissimo talento, sin da subito. Dimarco ha dovuto fare tanta gavetta e si è dovuto rimboccare tanto le maniche. Ci credevamo, con Riso ai tempi gli abbiamo dato la possibilità di venire a Parma. Sono contento per Federico: è cresciuto in personalità, poi quel sinistro fantastico l'ha sempre avuto. E che gol ha fatto all'Empoli".

È uno dei migliori terzini sinistri al mondo oggi?
"Penso proprio di sì, al netto del fatto che sia un ruolo nel quale in questo momento non c'è grande abbondanza. Ha corsa, rapidità, inserimenti. È un giocatore a tutta fascia importante, e non disdegna neanche la fase difensiva: prima qualche pecca l'aveva da questo punto di vista, ma ha lavorato tanto e si vede".

È stato bravo Inzaghi nel suo definitivo exploit.
"Sicuramente sì, ma sono stati bravi tanti allenatori che ha avuto nel corso della sua carriera. Inzaghi è stato molto bravo, con lui e non solo, ma anche D'Aversa, che è stato importante anche per Bastoni, e Conte. Sono stati importanti anche i dirigenti: ai tempi del Parma vincemmo contro l'Inter a Milano, in un momento in cui sembrava che la sua storia in nerazzurro fosse finita. Invece si è dimostrato un giocatore importante e il primo a crederci sempre, ve lo posso assicurare, è stato Piero Ausilio con il suo staff. L'hanno sempre seguito, ci hanno sempre puntato".

Tra le sorprese, il Frosinone. Che si gode Cheddira, scoperto proprio da Faggiano in Serie D.
"Lo notai nella Sangiustese, lo portai a Parma come tanti altri, penso a Brunori, Matino, Galoppini, Zamparo. Erano tutti ragazzi di talento, presi con l'obiettivo di farli crescere".

Faggiano fermo a inizio stagione, una rarità. Quanta voglia ha di ripartire?
"Tanta, sono carico. Ma va fatto bene: purtroppo o per fortuna ho il mio carattere. Se la Sampdoria è retrocessa l'anno scorso è stata anche colpa mia, l'ho già detto: forse dovevo mostrare più le unghie e battere più i pugni per fare passare la mia politica. Invece erano tutti contro di me, per cui a un certo punto mi sono arreso e lì ho sbagliato. Però è tutta esperienza che porterò in una futura avventura".